Nucleare, Filippin: «Galan faccia ricorso alla Consulta contro la legge 99»
«Galan faccia ricorso alla Consulta contro la legge 99 che ha riaperto la strada al nucleare. Altre Regioni più sagge, come la Toscana e la Liguria, lo hanno già fatto per scongiurare centrali nucleari sui loro territori. L’unica presa di posizione di Galan invece è stata dire che il Veneto è disponibile a ospitare un impianto. Ora dunque il Governatore si muova per fermare qualunque tentativo del Governo Berlusconi di piazzare nella nostra regione una centrale».
Lo chiede Rosanna Filippin, segretario del Partito Democratico del Veneto, preoccupata per le nuove indiscrezioni giornalistiche che danno il Veneto, il Polesine in particolare, quale sito possibile.
«Il Veneto è una delle regioni italiane a maggiore valenza turistica – aggiunge Filippin – Una centrale nucleare in questo territorio sarebbe una contraddizione in termini. Senza contare che, in un pianeta compromesso dal punto di vista climatico e ambientale, le politiche energetiche devono puntare sulle fonti rinnovabili, non su fonti che producono scorie velenosissime e che vanno smaltite. Il Governo vuole riproporre soluzioni anacronistiche, che gli italiani hanno già bocciato con il referendum del 1987».
Nucleare in Veneto, Gallo e Tiozzo: “Scelta scriteriata. Si approvi un piano energetico nazionale”
“Sarebbe una scelta scriteriata ed irresponsabile. Ed è grave che, a partire dal presidente Galan e dal sindaco di Chioggia, ci siano figure con compiti amministrativi ed istituzionali di primo piano pronte a dare carta bianca”. Così il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Giovanni Gallo, e il consigliere democratico, Lucio Tiozzo, commentano la notizia del possibile inserimento del territorio compreso tra Chioggia e il Polesine tra i siti dove il governo ha intenzione di insediare una centrale nucleare.
“Mentre nel resto dell’Europa si è di fatto bloccata la realizzazione di nuove centrali, il governo italiano propone un ritorno al nucleare con tecnologie già superate e non in grado di dare sufficienti garanzie in termini di sicurezza. Per questo diciamo no al nucleare in Italia.
Per il Veneto inoltre – proseguono i due esponenti del PD – il danno sarebbe doppio perché la presenza di una centrale andrebbe a penalizzare pesantemente l’economia turistica, settore nel quale il Veneto primeggia a livello nazionale”.
“Il Veneto ha già ampiamente dato dal punto di vista energetico: basti pensare alla centrale di Porto Tolle, al rigassificatore, all’autorizzazione nazionale per la centrale turbogas di Loreo e alla discussione che è in atto per quella di Cona.
Siamo convinti – concludono Gallo e Tiozzo – che il tema legato all’energia sia di fondamentale importanza: proprio per questo riteniamo che prima di ogni altra decisione il Veneto debba dotarsi di un proprio piano energetico che, colpevolmente, il governo di centrodestra non è ancora riuscito ad approvare”.
Galan faccia ricorso alla Consulta contro la legge 99
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