No allo scippo dei referendum

Il Governo, che a parole proclama il primato della volontà popolare, sta facendo di tutto per impedire la consultazione referendaria. il Circolo del PD di Feltre-Seren del Grappa, rispondendo all’invito della Segreteria Regionale e Provinciale del PD ad una mobilitazione in tutti i Comuni del Veneto per esprimere un chiaro no allo scippo dei referendum, sarà presente con un gazebo in largo Castaldi per tutta la giorrnata di domenica 8 Maggio per far conoscere ai cittadini la posizione del Partito Democratico sui referendum e le proposte del PD per il Piano Nazionale delle Riforme ed in particolare la “Proposta di legge per l’acqua pubblica”, le proposte programmatiche per la sostenibilità energetica e lo sviluppo della Green Economy.

No allo scippo dei referendum

Locandina in formato pdf

Elezioni Assemblea e Segretario provinciale 29/11/2009

Votanti

Iscritti 1.039
Votanti 781
% votanti 75%

Candidati alla Segreteria

Candidato Voti %
Maoret Lidia 537 70%
Visalli Irma 227 30%

Liste

Lista Voti % Eletti
Bellunesi democratici 126 17% 10
Territorio protagonista 395 53% 31
Noi Democratici 222 30% 18

Lidia Maoret eletta Segretario provinciale del PD Bellunese

Lidia Maoret è segretario Pd

30 novembre 2009

il Corriere delle Alpi

BELLUNO. Lidia Maoret è il nuovo segretario del Partito democratico. Alle 22 di ieri quando mancavano i voti di quattro Circoli (Mussoi, Fonzaso, Sovramonte e Lamon) che hanno aperto le urne tardi, la Maoret aveva il 69 per cento dei voti, contro il 31 per cento all’altra candidata, Irma Visalli.  Hanno votato circa 700 iscritti, sui 1035 che ne avevano diritto, un dato in linea con quello della prima fase congressuale, quella che è stata appunto riservata agli iscritti. Le votazioni si sono svolte in venticinque circoli in provincia, in vari momenti della giornata, le ultime nella serata di ieri.

Continua—>

Primarie 2009 – Risultati collegio Veneto 1 Belluno

Risultati Assemblea Nazionale

Primarie 2009 Nazionale Collegio BellunoTabella in formato pdf

Risultati Assemblea Regionale

Primarie 2009 Regionale Collegio Belluno

Tabella in formato pdf

Eletti all’Assemblea Nazionale

Eletti_BL_Assemblea_Nazionale

Eletti all’Assemblea Regionale

Eletti_BL_Assemblea_Regionale

Seggio

Bersani 09

Semplicemente Democratici

Per Marino Segretario

Schede Bianche

Schede Nulle

Schede Contestate

Voti validi

Votanti

Bersani

Franceschini

Marino

Tot

%

Tot

%

Tot

%

Tot

%

Tot

%

Tot

%

Tot

Tot

AGORDO

106

60,57

45

25,71

24

13,71

1

0,57

0

0,00

0

0,00

175

176

ALANO DI PIAVE

57

46,34

38

30,89

28

22,76

1

0,81

0

0,00

0

0,00

123

124

ALLEGHE

31

62,00

13

26,00

6

12,00

2

3,85

0

0,00

0

0,00

50

52

ARSIE

46

57,50

25

31,25

9

11,25

0

0,00

0

0,00

0

0,00

80

80

BELLUNO1

224

49,45

132

29,14

97

21,41

1

0,22

0

0,00

0

0,00

453

454

BELLUNO2

326

55,54

156

26,58

105

17,89

4

0,67

3

0,51

0

0,00

587

594

BELLUNO3

115

46,94

95

38,78

35

14,29

0

0,00

0

0,00

0

0,00

245

245

BELLUNO4

218

55,05

107

27,02

71

17,93

1

0,25

0

0,00

0

0,00

396

397

CANALE D AGORDO

74

68,52

24

22,22

10

9,26

0

0,00

1

0,92

0

0,00

108

109

CESIOMAGGIORE

42

58,33

21

29,17

9

12,50

0

0,00

1

1,37

0

0,00

72

73

FARRA D’ALPAGO

90

54,88

39

23,78

35

21,34

1

0,61

0

0,00

0

0,00

164

165

FELTRE

402

55,30

196

26,96

129

17,74

2

0,27

4

0,55

0

0,00

727

733

FONZASO

50

58,82

21

24,71

14

16,47

0

0,00

0

0,00

0

0,00

85

85

FORNO DI ZOLDO

69

66,99

16

15,53

18

17,48

0

0,00

3

2,83

0

0,00

103

106

LAMON

97

65,99

29

19,73

21

14,29

1

0,68

0

0,00

0

0,00

147

148

LENTIAI

63

51,64

39

31,97

20

16,39

0

0,00

1

0,81

0

0,00

122

123

LIMANA

81

48,21

44

26,19

43

25,60

1

0,58

2

1,17

0

0,00

168

171

LONGARONE

62

53,45

40

34,48

14

12,07

0

0,00

0

0,00

0

0,00

116

116

MEL

102

53,68

59

31,05

29

15,26

0

0,00

1

0,52

0

0,00

190

191

PEDAVENA

74

57,36

37

28,68

18

13,95

1

0,77

0

0,00

0

0,00

129

130

PIEVE DI CADORE

250

57,60

100

23,04

84

19,35

4

0,90

8

1,79

0

0,00

434

446

PONTE NELLE ALPI

182

48,66

108

28,88

84

22,46

4

1,06

0

0,00

0

0,00

374

378

SANTA GIUSTINA

157

63,82

53

21,54

36

14,63

2

0,80

1

0,40

0

0,00

246

249

SANTO STEFANO DI CADORE

75

53,96

40

28,78

24

17,27

0

0,00

1

0,71

0

0,00

139

140

SAN VITO DI CADORE

92

60,13

35

22,88

26

16,99

0

0,00

2

1,29

0

0,00

153

155

SEDICO

112

54,11

47

22,71

48

23,19

0

0,00

0

0,00

0

0,00

207

207

SOSPIROLO

64

51,20

33

26,40

28

22,40

1

0,79

1

0,79

0

0,00

125

127

SOVRAMONTE

83

66,40

28

22,40

14

11,20

0

0,00

1

0,79

0

0,00

125

126

TRICHIANA

90

51,14

50

28,41

36

20,45

4

2,21

1

0,55

0

0,00

176

181

TOTALI

3.434

55,22

1.670

26,85

1.115

17,93

31

0,50

31

0,50

0

0,00

6.219

6.281

 

 

PRIMARIE DEL 25 OTTOBRE: seggi in Provincia di Belluno

seggi

In Provincia di Belluno saranno allestiti 27 seggi per consentire a tutti gli elettori del Partito Democratico di partecipare alle Elezioni Primarie del 25 Ottobre.

Per l’elenco completo scarica il documento seguente:

pdf

Seggi in Provincia di Belluno

Il 21 e 22 giugno votare Sì al referendum

Il Partito Democratico della Provincia di Belluno invita tutti gli elettori e gli iscritti a recarsi alle urne il 21 e 22 giugno e votare sì al referendum per cambiare la “legge-porcata” di Calderoli. Votare Sì ai 3 quesiti proposti significa riaprire un processo riformatore che possa finalmente dare all’Italia una legge elettorale in grado di garantire la governabilità.

Se vincono i Sì infatti, scompariranno (quesiti 1 e 2) le coalizioni di partiti e si eviterà che questi si uniscano il giorno delle elezioni e si dividano subito dopo imponendo veti, mediazioni e verifiche continue a maggioranza e governo. Votare sì servirà inoltre a restituire (quesito 3) davvero “lo scettro” ai cittadini in materia di scelta degli eletti in parlamento e costringere il Parlamento a fare le riforme che oggi non vuole fare.

Aperto il nuovo sito del PD Bellunese

15/05/2009

Da Bellunopress – news dalle Dolomiti

E’ on line il nuovo sito web www.pdbelluno.it del Partito Democratico della Provincia di Belluno. Il sito contiene uno speciale sulle prossime elezioni provinciali con le schede e le foto di tutti i candidati del Pd nei 24 collegi provinciali. E’ inoltre presente una sezione dedicata ai riferimenti dei circoli territoriali, con relativi recapiti e-mail utili per coloro volessero avvicinarsi al Pd e collaborare sia alla campagna elettorale che alla vita quotidiana del partito.

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Futuro Sì Indietro No

Futuro S' Indietro NoPer sostenere la manifestazione nazionale indetta dalla CGIL per il 4 aprile a Roma “FUTURO SI’ INDIETRO NO” il Partito Democratico di Belluno, ha promosso,  insieme all’ANPI e ai partiti di sinistra, le seguenti iniziative:

  • presenza con gazebo martedì 31 marzo a Feltre (ore 9-14) in zona mercato;
  • partecipazione alla manifestazione del 4 aprile a Roma

Il manifesto della CGIL   “FUTURO SI’ INDIETRO NO

Il decreto per contrastare la crisi è insufficiente: bellunesi presi in giro

Comunicato stampa del Partito Democratico della Provincia di Belluno

Belluno, 3 dicembre 2008

Il decreto per contrastare la crisi è insufficiente: bellunesi presi in giro.

Per le imprese, tardi e poco. Per le famiglie ancora più tardi e meno che poco. Per pensionati e persone sottoreddito la carità della social card. Alcuni dei provvedimenti contenuti nel decreto anticrisi vanno nella direzione giusta, ma il quadro complessivo della manovra non è adeguato alla gravità della crisi. Tra i provvedimenti a favore delle imprese che il Pd condivide c’è ad esempio il rafforzamento del sistema dei Consorzi Fidi, il Fondo per la finanza d’impresa e l’obbligo per la pubblica amministrazione di pagare i fornitori entro 60 giorni. Poteva essere condivisibile anche la norma sull’iva per cassa, anche se il tutto è stato rovinato dalla subordinazione della stessa ad una autorizzazione europea non necessaria che rischia di spostare l’attivazione della norma di almeno un semestre.

Per le famiglie e i ceti più deboli però siamo a poco più di uno spot. Per avere qualche euro in più in tasca le famiglie povere dovranno aspettare febbraio 2009. La social card, la cui operatività è tutta da dimostrare, è poi stata trasformata in una carta dei poveri gestita in modo centralistico. Il governo vorrebbe approvare il federalismo, ma non riesce ad affidare nemmeno interventi come questo ai Comuni. Il rischio, per assurdo, è che si avvantaggino con la social card famiglie che appaiono nullatenenti al fisco ma che hanno risorse sufficienti. Per una finanziaria che dovrebbe aiutare i cittadini restano infine inspiegabili le norme che tolgono denari dalle tasche dei cittadini: dall’aumento dell’iva sulle televisioni satellitari, all’eliminazione della norma che prevede lo sconto fiscale del 55% sugli interventi di miglioramento energetico degli edifici. Tutto questo poi non si sa per quale scopo visto che gli stanziamenti registrano un crollo drammatico del 20% in media (nel settore scuola -35%) e non vi saranno nemmeno maggiori trasferimenti agli enti locali. Non solo infatti sono stati tagliati i trasferimenti ai Comuni ed alle Province, ma con le regole del patto di stabilità si impedisce di investire ai Comuni che hanno disponibilità con interventi che sosterrebbero il ciclo economico.

Come se non bastasse quanto sopra detto, per “aiutare” i bellunesi di confine ad uscire dalla crisi e sentire meno il divario dai cugini altoatesini/trentini, il governo nazionale ha deciso di non rifinanziare il fondo Letta. Per fortuna ci ha pensato la Regione a risollevare il buon umore di noi montanari (classificati dalla Regione in serie a e b ed escludendo gli amici alpagoti, feltrini, bellunesi etc) con la bufala della tessera con sconto sul carburante. Non sorprende siano stati in pochi sinora a sottoscriverla, il problema reale non è lo scarso beneficio (solo 80 euro all’anno quando tutti sanno come incida ben di più far benzina ad esempio a San Vito di Cadore anziché a Sillian) quanto il fatto che le macchine aziendali sono state escluse dal provvedimento. Ma come si fa a decidere una norma del genere in una delle zone con la maggior concentrazione di partite iva (artigiani, imprenditori turistici etc) della Regione?

Valerio Tabacchi

Coordinatore Pd

Provincia di Belluno

Sergio Reolon, candidato alla presidenza della Provincia di Belluno per il Partito Democratico.

Dal Gazzettino del 12 ottobre 2008

Il coordinatore del Partito democratico Valerio Tabacchi: «Voto unanime dei 46 eletti sul suo nome. Nel suo mandato è stato il baluardo difensivo degli interessi dei bellunesi»

Provinciali 2009, il Pd ufficializza la candidatura di Sergio Reolon

È ufficiale: sarà Sergio Reolon, presidente uscente, il candidato alla presidenza della Provincia di Belluno per il Partito Democratico. L’assemblea provinciale del partito, convocata mercoledì 8 ottobre ha dato il suo via libera alla candidatura come prevedono il regolamento nazionale e lo statuto regionale del Pd. «Il voto unanime dei 46 eletti – afferma il coordinatore Valerio Tabacchi – rafforza ulteriormente la candidatura di Reolon e rispecchia il buon governo di cui è stato protagonista alla guida di una coalizione di centro sinistra. Reolon e la sua giunta hanno saputo trasformare la Provincia in un ente di governo del territorio in grado di affiancare i comuni nell’esercitare poteri amministrativi vitali per i bellunesi». «Abbiamo bisogno di Sergio Reolon – continua Tabacchi – perché la Provincia deve saper produrre dialogando con Stato e Regione un piano di sviluppo per il territorio bellunese e non semplici politiche per la montagna subalterne allo strapotere delle aree metropolitane e di conseguenza dello sviluppo di queste. In questi anni l’Amministrazione provinciale guidata da Reolon si è contraddistinta nell’essere il baluardo difensivo degli interessi dei bellunesi. Non sono stati di certo infatti gli esponenti bellunesi dei partiti di centrodestra al governo a Venezia o Roma a difenderli. Basti pensare al mancato versamento dei canoni per lo sfruttamento del demanio idrico, al mancato inserimento nello statuto regionale dell’articolo 16 bis proposto dal Pd che invece garantirebbe alla Provincia di Belluno il riconoscimento della sua specificità e dell’autonomia, o ancora, novità di questi giorni, all’accorpamento dell’Ato bellunese con quello trevigiano facendo sì che siano i sindaci della bassa a scegliere il prezzo dell’acqua per Belluno. Tutte battaglie che hanno visto Reolon, l’Amministrazione provinciale ed il Pd in prima linea a difendere gli interessi dei cittadini bellunesi». «L’assemblea provinciale del Pd intende far capire agli elettori – conclude Tabacchi – che dovranno a giugno del 2009 scegliere tra un candidato certo ed una squadra sicura che vogliono governare la Provincia di Belluno avendo ben saldo in testa un progetto concreto per essa ed una coalizione, quella di centro destra, che invece è litigiosa, senza programmi ed ancora sprovvista di candidato per le forti battaglie interne».