Centralina idroelettrica in località Busette di Pullir

Sul progetto della centralina idroelettrica in località Busette di Pullir è necessario fare chiarezza

Il circolo del Partito Democratico di Feltre – Seren Del Grappa e quello di Santa Giustina – Cesiomaggiore – San Gregorio nelle Alpi si sono riuniti con i consiglieri di minoranza dei Comuni di Cesiomaggiore e Feltre.
Argomento all’ordine del giorno una discussione sul progetto della centralina idroelettrica che le amministrazioni comunali di Feltre e Cesiomaggiore hanno intenzione di realizzare in località Busette di Pullir.

Di seguito riportiamo:

  • Il comunicato stampa del Partito Democratico del 12 settembre
  • L’articolo del Gazzettino del 13 settembre
  • L’articolo del Corriere delle Alpi del 24 settembre

Comunicato stampa del Partito Democratico del 12 settembre

Il circolo del Partito Democratico di Feltre – Seren Del Grappa e quello di Santa Giustina – Cesiomaggiore – San Gregorio nelle Alpi si sono riuniti con i consiglieri di minoranza dei Comuni di Cesiomaggiore e Feltre.
Argomento all’ordine del giorno una discussione sul progetto della centralina idroelettrica che le amministrazioni comunali di Feltre e Cesiomaggiore hanno intenzione di realizzare in località Busette di Pullir.
I Circoli del PD dei due comuni e i Consiglieri, pur rilevando che la nostra provincia produce energia elettrica maggiore del fabbisogno locale, ritengono che la necessità di abbassare le emissioni di CO2 prevista dal protocollo di Kyoto, recepito dall’Italia, rende opportuno, ove possibile, il ricorso ad energie rinnovabili. L’utilizzo delle risorse naturali deve, però, necessariamente coniugarsi con la salvaguardia dell’ambiente.
La loro politica sull’argomento è fondata su questo irrinunciabile principio e pertanto ritengono che le acque del torrente Caorame, ambiente particolarmente suggestivo e ancora in massima parte intatto, debbano essere utilizzate e non sfruttate.
Il Consiglio Comunale di Feltre, nella riunione del 27.6.2008 sul punto, ha espresso parere favorevole a che il BIM G.S.P. S.p.A. si attivasse per l’ottenimento della concessione idraulica presentata dal Comune stesso nel 1989 al Genio Civile di Belluno ed in particolare che detta società procedesse a tutte le attività finalizzate all’ottenimento della stessa, a titolo gratuito, riservandosi il Comune di Feltre, in unione con quello di Cesiomaggiore, una volta conosciuti i dati tecnico economici del caso, ogni facoltà “in ordine all’eventuale affido, in ossequio alle procedure di legge, dell’attuazione effettiva dell’operazione”.
L’estrema genericità della delibera ed il confronto con la documentazione che riguarda il progetto non tranquillizza né i Circoli né i Consiglieri

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comunicato-stampa-12-settembre-centralina-pullir

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Articolo dal Gazzettino del 13 settembre

ENERGIA

Cesiomaggiore e Feltre facciano chiarezza sul progetto della centralina idroelettrica in località Busette di Pullir. A chiederlo i membri del circolo del PD di Feltre-Seren Del Grappa e di quello di Santa Giustina-Cesiomaggiore-San Gregorio nelle Alpi, dopo una riunione con i consiglieri di minoranza dei Comuni di Cesiomaggiore e Feltre. «Ora come ora – hanno rilevato i partecipanti all’incontro – non è assolutamente chiaro il “progetto” in base al quale le Amministrazioni dei Comuni di Feltre e Cesiomaggiore intendono procedere in quello che dovrebbe essere il recupero di una risorsa rinnovabile in un contesto, ampiamente richiamato anche nel loro accordo di programma siglato nel 2007, di rispetto del “preesistente contesto ambientale e alla conservazione dell’attuale livello di vita delle specie acquatiche e vegetazionali”». È noto che il Consiglio Comunale di Feltre nella riunione del 27 giugno 2008 sul punto ha espresso parere favorevole a che il BIM si attivasse per l’ottenimento della concessione idraulica ed in particolare che detta società procedesse a tutte le attività finalizzate all’ottenimento della stessa a titolo gratuito. «L’estrema genericità della delibera – dicono i membri del PD – non tranquillizza né i Circoli né i Consiglieri. Inoltre non esiste protocollato in nessuno dei due comuni un progetto, seppur di massima, che chiarisca la situazione, legato al sito scelto per la realizzazione della nuova centrale».

Andrea Dassie

Gazzettino del 13 settembre | vai all’articolo

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Articolo del Corriere delle Alpi del  24 settembre

Il comune rischia di restare senza energia

FELTRE. Vent’anni dopo aver piantato la propria bandiera in riva al Caorame, il comune di Feltre rischia di perdere il diritto di prelazione sullo sfruttamento idroelettrico del torrente. Lo spostamento della centrale (ancora da costruire) da Fianema a Pullir potrebbe infatti riaprire le porte ad altri soggetti interessati a produrre energia dal salto d’acqua delle Busette. L’allarme arriva dal Pd.  Il lieto fine, nella travagliata vicenda della centrale idroelettrica è tutt’altro che scontato. La partita si è riaperta in primavera, quando i comuni di Feltre e Cesiomaggiore – dopo lunga trattativa sulla spartizione dei guadagni – hanno scoperto di non poter affidare direttamente al Bim la costruzione dell’impianto. Per aggirare le norme comunitarie sulla concorrenza, le due amministrazioni hanno quindi investito la società del compito di chiedere al genio civile una nuova concessione idraulica. Ma a questo punto la vecchia prelazione rischia di tornare in gioco, perché quella del 1989 era relativa allo sfruttamento di un altro sito: non le Busette di Pullir ma l’area di Fianema dove infatti l’amministrazione Brambilla aveva in mente di costruire la centrale.  Dopo il dibattito di giugno in consiglio comunale, che non ha fatto molta chiarezza sull’iter del progetto, della centrale si tornerà a parlare in aula la settimana prossima. L’opposizione, con Luciano Bona (Pd) e Paolo Perenzin (Sinistra) ha presentato ieri un’interrogazione con la quale chiede di sapere se il comune intende rinunciare alla vecchia prelazione per lo sfruttamento del Caorame e di conoscere lo stato di avanzamento del progetto e della richiesta di concessione. Domande cruciali dalle quali dipende il futuro dell’impianto.  «C’è il forte sospetto che l’investitura data al Bim possa cancellare la precedenza che il comune aveva acquisito», sostengono Bona e Perenzin, «e che lo spostamento della centrale possa azzerare la situazione. A quel punto anche altri soggetti potrebbero concorrere allo sfruttamento del torrente e il genio civile dovrebbe premiare il progetto più conveniente».  Della questione si sono occupati qualche giorno fa, in una riunione congiunta, anche i circoli del Pd di Feltre e di Cesiomaggiore. I segretari Dolores Bortolas e Carlo Vigna alla fine si sono trovati d’accordo soprattutto su un punto: «Se il comune di Feltre dovesse perdere il diritto esclusivo di realizzare la centrale, ci sarebbero gravi conseguenze per le risorse pubbliche, dato che altri potrebbero aggiudicarsi la concessione. Ma anche pesanti ricadute sull’ambiente, dato che in nome della redditività dell’investimento i privati potrebbero avere meno a cuore la tutela dell’ambiente».  Dal Pd è partita una richiesta alle due amministrazioni: «Si faccia chiarezza al più presto sul progetto e sulla concessione, nonché sulla resa economica prevista e sull’impatto ambientale». Per ora nessuno ne parla apertamente ma sullo sfondo del dibattito resta l’idea caldeggiata da molti: riportare al suo sito originario (la centrale di Salgarda) l’impianto idroelettrico. Meglio un dietrofront dopo diciotto mesi persi che una sconfitta su tutti i fronti.

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