Incontro-dibattito con Livia Turco e Rosanna Filippin

In preparazione delle Elezioni Primarie del 25 Ottobre

le mozioni dei candidati a Segretario Nazionale organizzeranno degli incontri, cui sono invitati tutti i cittadini, per rivolgersi al Paese ed illustare le proprie proposte per il PD e per l’Italia.

Il primo incontro, organizzato dal comitato per la “Mozione Bersani”, si terrà venerdì 9 ottobre alle ore 20,45 presso la Sala Ocri a Feltre con la partecipazione di Livia Turco, deputata e membro della Direzione Nazionale del PD, Rosanna Filippin, candidata alla segreteria regionale veneta e Lidia Maoret, coordinatrice della Commissione Provinciale per il Congresso.

Turco-Filippin

Verso il Congresso del Partito Democratico

Incontro sulla “Mozione Bersani”

Incontro Filippin 25-08
Care democratiche e cari democratici è stato avviato il percorso congressuale del nostro Partito.

Dopo una prima fase in cui sono emersi personalismi e indicazioni basate soltanto su forti distinzioni di carattere personale si passa finalmente a ragionare in termini di contenuti, proposte programmatiche e di politiche sostenute da un forte collante di valori e ideali.

Insieme possiamo costruire un grande PD organizzato, popolare e radicato nel territorio con un progetto politico saldo e forte, pronto a governare questo nostro Paese. Vogliamo un PD aperto ai bisogni dei cittadini e al contributo di chiunque abbia capacità, competenze e voglia di dedicarsi al bene comune, come stanno facendo in tante città e comuni i nostri Sindaci, Amministratori, Consiglieri.

Per approfondire insieme le tematiche congressuali i comitati che sostengono le mozioni dei candidati a Segretario Nazionale organizzeranno degli incontri cui sono invitati tutti gli iscritti ed elettori.

Il primo incontro, organizzato dal comitato per la “Mozione Bersani”, siterrà martedì 25 agosto alle ore 20,30 presso la Sala Guarnieri a Pedavena con la partecipazione dei Rosanna Filippin, candidata alla segreteria regionale veneta.

Vi attendiamo numerosi. Cordialmente

Dolores Bortolas

Allegati

Testo Mozione Bersani

Per un nuovo PD del Veneto

Lettera dimissioni Filippin da segreteria provinciale PD Vicenza

Il Partito Democratico? Sia veneto per davvero

Da partitodemocraticoveneto.org

Il Partito Democratico? Sia veneto per davvero

rosamma_filippin Rosanna Filippin

In queste settimane d’agosto si è molto discusso sulla stampa delle alleanze in vista delle prossime elezioni regionali. Apparentemente, il Veneto è tornato ad essere un laboratorio politico di importanza nazionale. In realtà qualcosa non torna. Perché a tirare i fili di questa discussione non sono gli esponenti del territorio, ma quelli della politica nazionale. Piero Fassino ha aperto alla possibilità di un’intesa tra Pd e Pdl, mentre i ministri di Lega e Popolo della Libertà continuano a ripetere che il futuro candidato alla presidenza della Regione sarà deciso nel privato di una cena ad Arcore tra Bossi e Berlusconi.

Io credo che i veneti non possano essere solo pedine di un gioco deciso altrove. Noi veneti siamo gente concreta: i fatti contano, le ciàcole no. Siamo gente diretta: ci piace parlare chiaro, diffidiamo di chi fa discorsi fumosi. Siamo gente che ama lavorare, che costruisce ricchezza vera, non di carta. Ci interessa il futuro dei nostri posti di lavoro, delle nostre aziende e delle nostre partite iva. Ci appassionano assai meno le dispute contrapposte sul dialetto e sul Risorgimento. Siamo gente che sa fare da sé. L’autonomia è la nostra storia: vogliamo che sia rispettata, non ci piace che qualcuno decida per noi.

Il Veneto è una grande regione d’Europa. È un polmone di sviluppo e di modernità per tutto il paese. Le sue imprese sono un modello di efficienza. I suoi cittadini sono un esempio di impegno nel campo della solidarietà e del volontariato. E molte altre sono le qualità positive della nostra terra e della nostra gente.

Il Veneto merita un governo diverso da quello che ha avuto in questi 15 anni. Merita un governo migliore, che ad esempio non paralizzi per anni la riforma delle istituzioni regionali. O che sappia difendere a Roma le ragioni dei suoi Comuni, penalizzati da un federalismo fiscale rinviato alle calende greche. Ma nessuna alternativa è possibile, se il Partito Democratico non impara qualcosa dalla terra che vuole rappresentare. Vogliamo che nel Veneto ci sia più Pd? Forse occorre che il Pd per primo sia più veneto. Veneto per davvero.

E allora, se vogliamo che alle parole seguano i fatti, alcune scelte non possono più essere rinviate. Occorre che le candidature siano decise nel territorio, non a Roma. Basta con i soliti noti catapultati dalla capitale. Occorre che i partiti regionali abbiano i mezzi per essere autonomi. Quindi una quota del finanziamento pubblico ai partiti deve restare sul territorio, là dove voti e consensi vengono conquistati. Occorre che i territori siano protagonisti nel partito nazionale. In questi anni, quando ovunque il Pd ha vacillato e perso terreno, ci sono stati Sindaci veneti che hanno saputo essere un baluardo contro il vento del forzaleghismo. Il Pd vuole tornare a parlare al Nord? E allora faccia tesoro di queste esperienze. Dia un ruolo vero ai suoi amministratori, anziché esibirli come belle statuine in qualche organismo di vertice inventato per l’occasione, com’è accaduto troppe volte, anche nel passato recente.

Piero Fassino dice che le alleanze non devono essere uguali da Bolzano ad Agrigento. Lo ringrazio, noi in Veneto lo pensiamo da tempo. Ma allora credo sia giusto che del Veneto e delle sue prospettive siano i veneti ad occuparsi.