PRESIDIO IN CONSIGLIO COMUNALE DI FELTRE

10/12/2009

Da www.acquabenecomunebelluno.info

Il senatore Vaccari privatizza l’acqua e il sindaco che fa?

Lunedì 14 dicembre alle ore 18.30 avrà inizio il consiglio comunale di Feltre nel quale sarà presentata da parte della minoranza la proposta di delibera promossa dal comitato nel quale si chiede al consiglio di sancire il principio “dell’Acqua come Bene Comune”, in controtendenza rispetto al processo di mercificazione portato avanti dal Governo con l’approvazione del decreto Ronchi.

Dalle ore 18.00 saremo presenti, con un presidio colorato, davanti all’ingresso del consiglio comunale (fortunatamente è anche coperto…in caso di pioggia) per ricordare ai consiglieri comunali e al Sindaco/Senatore leghista Vaccari che quasi 9000 cittadini bellunesi hanno sottoscritto la nostra proposta.

Ricordiamo che il signor Vaccari ha votato al Senato in favore della privatizzazione dell’acqua e addirittura, in quella votazione, il governo non aveva ancora posto la fiducia.

Inoltre, il comune feltrino ha dato il via , in collaborazione con il BIM e il comune di Cesiomaggiore, al devastante progetto della centrale idroelettrica di Salgarda.

Per questi motivi sarà molto importante esserci e invitamo tutti a partecipare al presidio che dalle 18.00 andrà avanti fino alla votazione della nostra delibera.

Comitato bellunese Acqua Bene Comune

Riflessioni sul Consiglio Comunale del 1° settembre

Riflettendo su quanto è accaduto il 1.9.2009 al Consiglio Comunale di Feltre con riguardo al problema Altanon, superato il disgusto che nove signori abbiano, con tanta leggerezza, segnato il destino di una città splendida come la nostra che ben altro futuro meriterebbe, mi sono venuti dei pensieri.

Diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.

Io ho pensato male e credo di aver indovinato: ho pensato di aver assistito ad una farsa a lungo provata nelle stanze della maggioranza.

L’astensione dei tre consiglieri (Bond, De Bastiani e Tatto) del PdL, che a nulla è servita tanto che il piano Altanon è passato, è stata del tutto strumentale: doveva solo salvare la faccia al sig. Bond, consentendogli di non inimicarsi una parte del suo elettorato (vedi Associazioni di Categoria) in vista delle elezioni regionali di primavera. Forse ha salvato la faccia, ma non certo l’anima.

Se avessi invece pensato solo male e quindi avessi commesso davvero peccato, dovrei arguire che il sig. Bond: consigliere comunale dal 2002, dal 2007 Presidente del Consiglio comunale, dal 2005 Consigliere regionale non sia riuscito, in tutto il tempo in cui si è affrontato il problema, a farsi un’idea sull’Altanon. Ritengo grave che un amministratore di lungo corso come lui non si sia studiato la questione, che oltretutto nel corrente anno è passata da un rinvio all’altro nel Consiglio comunale, e non sia riuscito a farsene un’opinione. Quindi fare del sig. Bond un cavaliere senza macchia né paura per la scelta tartufesca di astenersi, mi pare una esagerazione.

Quanto agli altri consiglieri PdL astenuti senza aver minimamente motivato la decisione, possiamo pensare che siano stati comprimari nella farsa o vale anche per loro l’accusa di inefficienza con la sola scusante di non avere l’esperienza del sig. Bond.

Quanto al consigliere Pozzobon, che già in altre occasioni ho visto in difficoltà in Consiglio Comunale su delibere promosse dalla Lega che collidevano con le sue convinzioni morali, crediamo sia l’unico fra quelli astenuti che, a seguito della discussione in aula, abbia sentito davvero la necessità di un approfondimento e di ciò, con la sua richiesta di rinvio sulla decisione, si è fatto vanamente interprete.

Ritengo che la città debba un ringraziamento ai consiglieri di minoranza che hanno votato contro, assumendosi pubblicamente la responsabilità della loro scelta. Il coraggio, e qui nel dirlo non ho paura di far peccato, non è di tutti.

Un’ultima osservazione, ho sempre pensato che un Sindaco, una volta eletto, debba essere il Sindaco di tutti, anche di quelli che non l’hanno votato. Alla luce di questo principio gradirei che, nei Consigli Comunali, il sig. Vaccari, per rispetto di tutti i suoi concittadini, occupasse la poltrona che gli compete e non si confondesse con i consiglieri di maggioranza. Non è democrazia, come vorrebbe forse farci credere, ma lampante segno che di quella parte e di quella sola egli si fa rappresentante, come purtroppo abbiamo constatato.

Dolores Bortolas

Coordinatore Circolo PD di Feltre-Seren del Grappa

Il sindaco Vaccari risponde alle “ronde feltrine”

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A Vaccari non piace la “Resistenza Feltrina”

L’amministrazione Vaccari ha deciso di non collocare nella Galleria Romita i pannelli storici della seconda Guerra Mondiale riportanti le  testimonianze della lotta di liberazione di Feltre.

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