Questo non è un Piano degli Interventi, ma una variante al vecchio Prg

Piano di Assetto del Territorio e Piani di Intervento

Cronistoria di una mistificazione

FELTRE

Nel Consiglio Comunale del 6 agosto 2008 la giunta ha presentato il primo Piano degli Interventi 2008-A in variante al P.I. vigente – Adozione ai sensi dell’art.18 della Legge Regionale n° 11 del 23 aprile 2004.
In realtà, come già a suo tempo paventato dal Partito Democratico nella lettera inviata ai professionisti e operatori del settore edilizio, più che di un Piano degli Interventi si tratta , come dichiarato in Consiglio dal capogruppo del PD, Marcello Malacarne, di “una variante al vecchio PRG” , un documento poco chiaro e che ha dato adito a numerose e puntuali critiche mosse da parte di tutte le componenti dell’opposizione. Il sindaco Vaccari anziché entrare nel merito delle questioni poste, si è rifugiato in una patetica lamentazione sull’ostilità dimostrata dall’opposizione, definita “distruttiva” e “suicida”. E’ toccato poi al Capogruppo della Lega Nord, Nunzio Gorza, difendere il documento della giunta avventurandosi in una confusa esposizione del concetto di “liberismo sociale” come piattaforma economica della Lega.

Tale teoria veniva quindi ribadita, sempre da Gorza, in un articolo pubblicato sul Gazzettino del 9 agosto.

In data 10 agosto il Coordinatore del PD di Feltre – Seren del Grappa, Dolores Bortolas, ha inviato ai media locali un comunicato stampa in cui sono ribadite le posizioni del Partito Democratico su PAT e PI, già efficacemente espresse dal proprio gruppo consiliare.

Il comunicato è stato oggetto di articolo sia da parte del Corriere delle Alpi (in data 11 agosto) sia del Gazzettino (in data 12 agosto).
Nell’articolo del Gazzettino, in particolare, il comunicato veniva accompagnato dalla risposta di Vaccari che si dichiarava ancora una volta meravigliato, a suo dire, “dell’attacco” ed invitava la Coordinatrice del PD ad un incontro in cui dimostrare che “è tutto sotto controllo”.

Al ché la Bortolas inviava un nuovo comunicato, in data 12 agosto, in cui anziché un incontro privato richiedeva un pubblico dibattito con i cittadini.

Infine, in data 13 agosto in un articolo sul Gazzettino, Gianfranco Grossi, per la Sinistra Feltrina, esprimeva dure critiche al PI presentato dall’amministrazione Vaccari.

E per finire l’articolo del Gazzettino del 14 agosto con il resoconto del comunicato del PD accompagnato dalle comunicazioni di un incontro di presentazione del PI per le frazioni di Villabruna, Umin e Foen fissato in data 29 agosto e della pubblicizzazione della delibera relativa al PI

Di seguito riportiamo:

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Articolo dal Gazzettino del 7 agosto

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Bagarre in consiglio comunale sul Piano degli interventi

Feltre Sull’adozione del Piano degli interventi l’opposizione accusa il sindaco Vaccari della mancanza di serietà nel presentare ieri sera in consiglio comunale il documento in linea con il Pat, un documento poco chiaro e che ha dato adito a più di una perplessità. «C’è la necessità di regole generali – ha dichiarato il consigliere Marcello Malacarne dai banchi della minoranza – Con la variante presentata dalla maggioranza si separa il singolo intervento rispetto ad un’unificazione d’insieme». E per il collega Paolo Perenzin, che aveva chiesto alla presentazione del punto all’odg la sospensione dello stesso per un ulteriore aggiornamento nella visione del documento in commissione, «questo non è un Piano degli interventi, ma una variante al vecchio Prg».Una volta ascoltati i consiglieri, il sindaco Gianvittore Vaccari, dichiaratosi amareggiato per l’ostilità dimostrata dall’opposizione, ha espresso la propria solidarietà al team dei progettisti, di fronte «ad un atteggiamento distruttivo – lo ha definito il primo cittadino – dell’opposizione, che ha avanzato soltanto iatture ed anatemi, praticamente un suicidio politico di fronte a uno strumento urbanistico, deciso dalla precedente amministrazione». Tra i punti all’interno della variante che hanno causato maggiori perplessità, quella relativa alle zone produttive in area impropria, che rischierebbe, secondo l’opposizione, di creare un vero e proprio far west tra i possibili beneficiari, se eventuali modifiche non saranno fatte. Prima di passare la parola all’architetto Oliviero Dall’Asen, che ha illustrato al consiglio il piano, il sindaco Vaccari ha ribadito l’impegno dell’amministrazione di calendarizzare gli incontri riguardanti il Pat a partire da settembre. Il sindaco ha inoltre tentato di inserire all’Odg un punto relativo all’uso dei fondi dell’accordo tra Trentino e Veneto, ma osteggiato dall’opposizione, che ha visto in quell’inserimento un’azzardo si è dovuto accontentare di una convocazione per i capigruppo che dovrebbe tenersi oggi. Nelle variazioni al bilancio infine stanziati 175mila euro per i lavori di manutenzione all’edilizia scolastica e 200mila per i lavori all’ascensore.

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Articolo dal Gazzettino del 9 agosto

Il capogruppo della Lega Nord, Nunzio Gorza rigetta al mittente le accuse lanciate in Consiglio comunale dai componenti della minoranza di centrosinistra

Prima di parlare fatevi un esame di coscienza

Il portavoce del Carroccio elenca punto dopo punto gli interventi urbanistici avviati dalla giunta guidata da Brambilla

Feltre «La minoranza ha accusato la Lega Nord e l’attuale maggioranza di liberismo selvaggio, speculazione edilizia e politica senza regole. Ma la nostra politica è quella di dar voce ai cittadini, mentre il centrosinistra feltrino, in totale disaccordo con i presupposti ideologici delle sue radici storiche, ha invece sviluppato una politica urbanistica improntata alla sviluppo di grandi complessi edilizi, trascurando se non penalizzando le necessità dei cittadini». Nunzio Gorza, capogruppo in consiglio della Lega Nord, rigetta le accuse lanciategli dall’opposizione nella seduta dell’altra sera. E rilancia: «Con la presentazione dei primi piani di intervento per l’ attuazione del Pat in consiglio comunale il centrosinistra ha accusato noi e la maggioranza di fare una politica indirizzata alla edificazione senza regole. Mi corre obbligo sottolineare che la Lega ha come piattaforma economica il concetto di liberismo sociale. Ritiene che politica deve intervenire nell’ economia solo come elemento di supporto alle istanze dalla società civile/economica. È contraria al dirigismo economico che tanti danni ha creato nel mondo dove è stato adottato come politica di sviluppo. Sostiene che il cittadino è centro e motore della società e che l’economia la faccia il cittadino stesso per rispondere alla proprie necessita del vivere. Parte dal presupposto che il bisogno del cittadino non lo determina la politica, in questo caso il consiglio comunale di Feltre, ma le istanze che provengono dal territorio. Nello specifico ritiene doveroso dare risposta alle istanze del territorio con l’applicazione delle regole adottate dal Pat». «Ora mi dispiace sottolineare che il centrosinistra feltrino – spiega Gorza – in totale disaccordo con i presupposti ideologici delle sue radici storiche, ha invece sviluppato una politica urbanistica improntata alla sviluppo di grandi complessi edilizi. Basti ricordare che la precedente Amministrazione ha: spostato la strada che divideva l’area d’Amico in più lotti, per realizzarne un lotto più ampio che permettesse l’ insediamento di un grande struttura commerciale; ha redatto una variante al Prg per meglio sviluppare l’area di mc 30.000 che si trova a nord della sede della Comunità Montana Feltrina; ha realizzato una variante del piano urbanistico delle Vignigole (ponte di Tomo) con il risultato che nello spazio di poche decine di metri vi sono tre diversi ordini architettonici».

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Comunicato stampa del Partito Democratico del 10 agosto

Durante il Consiglio Comunale del 6 agosto 2008 il Sindaco di Feltre nonché Assessore all’Urbanistica ha tentato, con una patetica giaculatoria sulla cattiveria dell’opposizione, di nascondere la sua ormai manifesta incapacità di gestione del nuovo Piano di Assetto del Territorio. Oltre ad addossare ogni colpa al nuovo strumento urbanistico – dimenticandosi di aver ritirato egli stesso dalla Regione Veneto il Premio Piccinato per la qualità e l’innovazione del P.A.T. – il Sindaco ha cercato di spacciare alcune confuse modifiche alle normative vigenti ed altre maldestre ricopiature per degli innovativi Piani degli Interventi, strumenti cardine di attuazione delle scelte strategiche in materia urbanistica di ogni Amministrazione.

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L’articolo del Corriere delle Alpi del 11 agosto

Pd: «Il Pat è fuori controllo»

FELTRE. Il sindaco Vaccari ha perso il controllo sul nuovo Pat e scarica le proprie colpe sull’opposizione. Questo il succo del documento elaborato da circolo di Feltre del Partito democratico che torna sul consiglio di mercoledì, dedicato al Piano di assetto territoriale e ai primi Piani degli interventi. La responsabile del circolo, Dolores Bortolas, critica il primo cittadino: «Oltre a addossare ogni colpa al nuovo strumento urbanistico, dimenticandosi di avere ritirato egli stesso dalla Regione Veneto il premio Piccinato per la qualità e l’innovazione del Pat, il sindaco ha cercato di spacciare alcune confuse modifiche alle normative vigenti e altre maldestre ricopiature per degli innovativi Piani degli interventi, strumenti cardine di attuazione delle scelte strategiche in materia urbanistica di ogni amministrazione». Bortolas ne ha anche per il capogruppo della Lega, Nunzio Gorza: «Ha esposto la teoria leghista del “liberismo sociale”, che contrapponendosi al “dirigismo” dell’opposizione vuole garantire ad ogni cittadino la possibilità di realizzare, senza problemi e vincoli, le sue esigenze abitative e prduttive, dimenticando che accanto ad ogni cittadino “libero” di fare ne esiste un altro “libero” solo di subire. Peccato che questa teoria assomigli a quel sistema clientelare di gestione del territorio messo in atto dalle due precedenti legislazioni amministrative del sindaco Gianvittore Vaccari ed a cui si è cercato di porre rimedio con la costruzione del nuovo Pat». Il comunicato del Pd prosegue: «Non si capisce perché sia indispensabile premiare, per sostenere l’edilizia, chi costruisce i capannoni in mezzo alle case o pensa di lottizzare anche le ville e i complessi storici che sono il vanto del nostro territorio. Siamo d’accordo che è necessario dare un sostegno all’edilizia, ma l’attuale crisi non si risolve con provvedimenti sconclusionati che finiscono per favorire i soliti noti, ma rilanciando con forza le vocazioni strategiche del nostro territorio. Forse il sindaco e la maggioranza farebbero bene a rileggersi il tanto vituperato Pat».

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L’articolo del Gazzettino del 12 agosto

PAT

Veti incrociati tra Pd e Vaccari

Feltre «L’opposizione cattiva? Il sindaco attacca solo per nascondere la sua ormai manifesta incapacità di gestione del nuovo Pat ». L’accusa arriva dalla segreteria del Partito democratico per mano di Dolores Bortolas. Pronta la risposta del sindaco Gianvittore Vaccari: «Sono veramente meravigliato di questo attacco, forse sarebbe meglio chiedere scusa ai cittadini per avere speso quasi 600mila euro e ora in consiglio voler bloccare tutto per non dare risposta a giuste richieste. Posso assicurare che è tutto sotto perfetto controllo e se vorrà incontrarmi sarò lieto di dimostrarlo personalmente”. Bortolas a nome del Pd aveva spiegato che «il sindaco, oltre ad addossare ogni colpa al nuovo strumento urbanistico dimenticandosi di aver ritirato egli stesso dalla Regione il Premio Piccinato per la qualità e l’innovazione del Pat , ha cercato di spacciare alcune confuse modifiche alle normative vigenti e altre maldestre ricopiature per degli innovativi Piani degli Interventi, strumenti cardine di attuazione delle scelte strategiche in materia urbanistica. All’interno di una plumbea maggioranza, dominata da tecnici dell’edilizia e immobiliaristi, è toccato al consigliere Nunzio Gorza esporre la teoria leghista del “liberismo sociale”. Peccato che questa singolare teoria assomigli perfettamente a quel sistema clientelare di gestione del territorio, perfettamente sperimentato in molte parti d’Italia tanto vituperate dalla Lega Nord, messo in atto dalle due precedenti legislazioni amministrative del Sindaco Vaccari e a cui si è cercato di porre rimedio con la costruzione condivisa del nuovo Pat ». «Non si capisce infatti perché sia indispensabile premiare, per sostenere l’edilizia, chi costruisce i capannoni in mezzo alle case o pensa di lottizzare anche le ville e i complessi storici, che sono il vanto e l’attrattiva del nostro territorio. L’attuale crisi edilizia non si risolve con provvedimenti sconclusionati o che finiscono sempre per favorire i soliti noti, ma rilanciando con forza le vocazioni strategiche del nostro territorio».

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Comunicato stampa del Partito Democratico del 12 agosto

In relazione alla risposta e all’invito del Sindaco Gianvittore Vaccari contenuti nell’articolo “Veti incrociati tra PD e Vaccari”, il Coordinatore del Circolo del Partito Democratico di Feltre-Seren del Grappa sottolinea come il Primo Cittadino non dovrebbe essere meravigliato dalla posizione assunta dal Partito democratico essendo già stata pubblicamente esposta sul Gazzettino del 14.06.2008. Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico, inoltre, da parecchi mesi cerca vanamente risposte che non siano ideologiche o populistiche sul concreto problema dell’attuazione del PAT, che non è invenzione della giunta Brambilla, ma puntuale e premiato strumento urbanistico previsto dalla L.R. n. 11/2004, votata dalla giunta di centrodestra che governa la nostra regione.

Aspettavamo nel Consiglio Comunale del 6.8.2008 di vedere illustrati dei veri Piani di Intervento, anche per iniziare a dare respiro all’attività edilizia, viceversa nulla di tutto ciò è accaduto.

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risposta-a-sindaco-12-agosto.pdf>>

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L’articolo del Gazzettino del 13 agosto

SINISTRA FELTRINA Critiche di Gianfranco Grossi al primo strumento urbanistico legato al nuovo Pat elaborato dall’amministrazione Vaccari .

“Piano interventi illegittimo, no a favoritismi e clientelismo”

Feltre «Dal premio Piccinato al “topolino fastidioso”». Gianfranco Grossi (nella foto), rappresentante al Forum per la Sinistra Feltrina e membro della Commissione Ambientale, attacca il Piano degli Interventi ritenendolo per alcuni versi illegittimo. «L’Amministrazione ha finalmente “partorito” il primo Pi – scrive – mi sembra che l’elefante abbia partorito un topolino, piccino ma molto fastidioso. Questo nuovo piano doveva dare le regole per scegliere come costruire in “modo nuovo”, oppure mettere in campo piani strategici d’intervento e di sviluppo. Dopo un anno di riflessione l’Amministrazione, avendo in mano un piano vincitore dell’importante Premio Piccinato, produce un Pi che fa lo slalom tra gli articoli della legge urbanistica e a volte anche del codice civile (si pensi all’invenzione di un registro dei crediti edilizi completamente in bianco). Chiunque si trovi nelle situazioni toccate da questo piano, da oggi non potrà più rivolgersi a un tecnico, ma dovrà recarsi all’ufficio urbanistica dove potrà forse “convincere” il responsabile di turno, affinché possa fargli costruire un’ala di più nel suo edificio. Infatti, tutti dovranno passare da quell’ufficio perché non ci sono più regole comuni ma caso per caso l’Amministrazione e i tecnici comunali concederanno, o no, l’ammissibilità dell’intervento. Secondo quali regole? Nessuno lo sa. Di conseguenza nessun cittadino può sapere se davanti alla propria casa sarà ampliata un’attività industriale o se potrà ampliare la casa di campagna. Quale certezza di diritto edificatorio fornisce questo modo di pensare l’urbanistica? A chi serve e chi agevola? Aiuta forse l’economia feltrina ad ampliare un’attività in luoghi impropri? Queste scelte sembrano voler spostare il piano verso il favoritismo e il clientelismo. Inoltre credo che la ciliegina sulla torta sia l’emendamento portato dalla maggioranza in consiglio comunale che prevede un “diritto edificatorio a tempo” per queste espansioni, un’invenzione in forte odore d’illegittimità. Insomma questo topolino sta rosicchiando le fondamenta del patto di fiducia che regola il vivere civile e la certezza dei diritti».

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L’articolo del Gazzettino del 14 agosto

Continua il cammino dei piani di intervento. Ma proseguono anche le polemiche. Il partito coordinato da Dolores Bortolas al sindaco: «Si dia vita a un confronto pubblico»

Pat, sempre più accesa la querelle tra Pd e giunta

È stata intanto fissata per il 29 agosto la nuova riunione del Forum. Verrà presentato il Pi di Villabruna, Umin e Foen

Feltre Continua il cammino di presentazione dei piani di intervento alla popolazione, nei territori direttamente interessati dai singoli strumenti urbanistici. La settima riunione del Forum si terrà venerdì 29 agosto alle 18 al Casel di Villabruna dove verrà presentato il piano degli interventi per i centri di Foen, Villabruna e Umin. E a proposito dei piani di intervento, non si placa il botta e risposta tra Partito democratico e sindaco di Feltre . Dopo la risposta di quest’ultimo, la segreteria del circolo di Feltre e Seren «ringrazia il primo cittadino per il suo invito, sottolineando che il nostro circolo è assai spesso presente ai consigli comunali dove già si è fatto un’ampia idea della situazione. Ma la questione del futuro di Feltre non è argomento che riguardi il coordinatore del circolo e il sindaco, ma tutta la popolazione che egli rappresenta, compresa quella che fa riferimento al Pd. Pertanto è il nostro partito a invitare il sindaco, anche nella sua veste di assessore all’urbanistica, a un pubblico dibattito sul Pat e sui Pi da tenersi a settembre. Confidiamo che l’incontro possa, con serietà e serenità, sciogliere i nodi che dividono le parti e fare chiarezza nel bene esclusivo di questa città a cui molto teniamo». «Il gruppo consiliare del Pd – continua la nota del circolo – da parecchi mesi cerca vanamente risposte che non siano ideologiche o populistiche sul concreto problema dell’attuazione del Pat , che non è invenzione della giunta Brambilla, ma puntuale e premiato strumento urbanistico previsto dalla legge regionale. Aspettavamo nell’ultimo consiglio di vedere illustrati dei veri Pi, viceversa nulla di tutto ciò è accaduto. Il sindaco, oltre al solito lamento sul Pat , si limita a esporre la tesi populistica basata sulla necessità di dare ai cittadini la possibilità di costruire come e dove vogliono senza lacci o lacciuoli. È mancata del tutto, nel suo intervento, la visione complessiva dello sviluppo della città che dovrebbe sottendere qualsiasi altra decisione». Intanto il Comune annuncia che in municipio è depositata per 30 giorni (a decorrere dal 18 agosto) la delibera del consiglio di adozione del piano interventi A. Chiunque ha facoltà di consultarla.

Edilizia in crisi ma non è colpa del Pat

Dal Portale del Sistema Informativo Territoriale di Feltre

PREMIO PICCINATO

Premio per l’urbanistica e la pianificazione territoriale

La Giuria del premio ha assegnato una Menzione Speciale per la categoria “Amministrazioni”al progetto “Piano di Assetto del Territorio” del Comune di Feltre uno dei lavori più innovativi che interpretano in modo corretto il nuovo strumento posto in essere dalla Regione Veneto ed esempio di una procedura metodologica particolarmente corretta e di valore progettuale indubbio ai fini della riqualificazione urbana e territoriale.

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Articolo dal Corriere delle Alpi del 19 dicembre 2007

ll Pat odiato da Vaccari vince il premio come esempio di buona programmazione

FELTRE. «Se vinco le elezioni cambio il Pat». Parole di Gianvittore Vaccari, promesse da campagna elettorale che l’attuale sindaco – dopo la vittoria di maggio – sta mantenendo. Non senza qualche passaggio complicato, però. Lunedì mattina Vaccari ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco quando a Legnago è stato chiamato a ritirare il premio Luigi Piccinato per l’urbanistica e la pianificazione territoriale. Il comune di Feltre infatti è stato premiato dalla Regione nella categoria “Amministrazioni” proprio per il Pat che Vaccari vorrebbe smantellare. Secondo la giuria del premio, il Pat feltrino «rappresenta uno dei lavori più innovativi che interpretano in modo corretto il nuovo strumento posto in essere dalla Regione» in quanto «esempio di una procedura metodologica particolarmente corretta e di valore progettuale indubbio ai fini della riqualificazione urbana e territoriale». Con la pergamena e la targa, il sindaco ha sorriso per le foto. Ma da oggi – sibilano quelli dell’opposizione – gli sarà un po’ più difficile dire che il Pat non merita altro che essere fatto a pezzi.

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Lettera inviata dal Partito Democratico di Feltre ai professionisti ed operatori del settore edilizio

ATTUAZIONE DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO E REDAZIONE DEI PIANI DEGLI INTERVENTI.

Spettabili Professionisti e Operatori Economici, ho ritenuto opportuno rivolgermi personalmente a Voi, in qualità di Coordinatrice del Circolo di Feltre – Seren del Partito Democratico, in quanto ritengo che il corretto funzionamento del settore edilizio sia un fattore strategico per l’economia del nostro territorio, tanto più in un momento di forti cambiamenti come quello attuale.

Nei giorni scorsi, un gruppo di professionisti e di operatori economici dell’edilizia hanno lamentato, scrivendo al Sindaco ed intervenendo sulla stampa, che l’attuale stato di crisi del settore sarebbe stato accentuato dall’approvazione del Piano di Assetto del Territorio e dalla mancata redazione dei Piani di Intervento, fase attuativa dello strumento di inquadramento approvato lo scorso anno. Anche l’attuale Sindaco ed Assessore all’urbanistica, rispondendo su questo tema, ha sostanzialmente addossato la colpa dell’attuale stato di cose al nuovo strumento di pianificazione ed alla sua difficoltà di gestione.

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Lettera ai professionisti sul PAT>>

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Articolo dal Corriere delle Alpi del 14 giugno 2008

«Edilizia in crisi ma non è colpa del Pat»

FELTRE. «Se il mercato del mattone non tira più, la colpa non è del Pat ma di chi non fa girare le nuove regole dell’urbanistica, tenendo paralizzata la città». Rispondendo all’allarme lanciato dai professionisti e dagli operatori del settore edile, il Partito democratico ribalta la tesi del sindaco Vaccari e mette l’amministrazione sul banco degli imputati: «In un anno non si è realizzato neanche un piano di intervento. La colpa è di chi non ha un idea di sviluppo».  La crisi c’è e la vedono tutti. Fioriscono i cantieri ma le case restano invendute e si deprezzano. Le compravendite sono in calo, le piccole imprese sbaraccano e gli intermediari si girano i pollici.  Il settore ha lanciato un grido d’allarme, tre mesi fa. Pronta la risposta del sindaco: «E’ colpa del Pat che ingessa il mercato». Invece il Pd – che su quel Pat ci ha messo la firma, negli anni di amministrazione Brambilla – ribalta tutto: «Basta con le bugie», tuona la coordinatrice del circolo di Feltre Dolores Bortolas. «Il Pat è un ottimo strumento e proprio per questo è stato premiato dalla Regione. La verità è che si è perso un anno e ancora non c’è uno straccio di piano di intervento che dia attuazione alle nuove regole».  Bortolas l’ha scritto in una lettera indirizzata alle imprese edili e a tutti gli addetti. E ora tutto il partito mette sul tavolo quella che definisce «la verità dei fatti». Una breve cronistoria affidata a Marcello Malacarne, capogruppo in consiglio: «Abbiamo lasciato il comune a maggio del 2006, il Pat era già stato approvato e le bozze di alcuni piani di intervento erano già pronte. L’amministrazione Vaccari ha sospeso l’incarico dei professionisti che stavano portando avanti il lavoro e bloccato l’entrata in vigore definitiva del Pat per ripristinare l’edificabilità di una parte della frazione di Mugnai, esponendosi ad un ricorso del Wwf e perdendo mesi. Il team di professionisti è stato ricostruito a marzo di quest’anno e ora solo i piani di intervento di Lasen e Arson sono allo stato di bozza. Degli altri, neppure una traccia».  Ad aggravare la situazione, secondo i democratici, è il fatto che il settore dell’urbanistica sia compreso nel mazzo di deleghe che Vaccari ha tenuto per sé e che non ha ceduto neppure dopo l’elezione al senato. «In questo modo», aggiunge Malacarne, «si va avanti ancora più a rilento. Nel centrodestra più d’uno, a cominciare da Bond, aveva chiesto che si nominasse un assessore. Ma ora non se ne parla più».  Poche scelte e non certo di ampio respiro. E’ l’accusa che anche i tecnici del forum hanno rivolto alla giunta. «Manca un’idea di futuro per la città», dice Bortolas. «Dalle caserme al parco dell’Altanon all’area dell’Alcoa: c’è un pezzo di Feltre che richiede scelte lungimiranti. Ma Vaccari e i suoi continuano a contestare il Pat e a ragionare con vecchi schemi, come se ci fosse ancora il prg e si operare con singole varianti. Hanno fatto così per il campeggio di Tomo e per l’ex albergo di Arson. Ma senza immaginare cosa può essere di Feltre fra qualche anno, senza capire che anche l’edilizia ha bisogno di voltare pagina».