Il Cammino delle Dolomiti premiato come “prodotto turistico innovativo”

Il Cammino delle Dolomiti è il progetto turistico italiano premiato dalla Conferenza delle Alpi. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato l’11 marzo 2009 a Evian, in Francia, nel corso della decima Conferenza delle Alpi

Dal Portale della Provincia di Belluno

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Il Cammino delle Dolomiti è il progetto turistico italiano premiato dalla Conferenza delle Alpi. Il prestigioso riconoscimento sarà assegnato l’11 marzo 2009 a Evian, in Francia, nel corso della decima Conferenza delle Alpi (l’organo supremo della Convenzione delle Alpi, che si tiene ogni due anni).

Il Cammino delle Dolomiti è stato scelto come “prodotto turistico innovativo” in base all’articolo 19 del protocollo Turismo della Convenzione delle Alpi. Il premio è stato presentato questa mattina alla Bit di Milano nel corso di una conferenza stampa nello stand della Regione Veneto.

Continua….

Le Alpi: strumenti di tutela e di sviluppo a livello internazionale

Si terrà il prossimo 22 novembre presso la sala Guarnieri di Pedavena il convegno:

Le Alpi: strumenti di tutela e di sviluppo a livello internazionale.
Opportunità e ruolo della Provincia di Belluno
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L’incontro, aperto a tutti coloro che amano la montagna e vogliono vivere, crescere, studiare e lavorare in montagna, si inserisce all’interno di un progetto di ricerca- formazione- intervento più ampio pensato per il riconoscimento socio economico politico e amministrativo della montagna.

Di questo progetto si sono fatti promotori e fautori unitamente i circoli del Partito Democratico di Belluno , in collaborazione con le istituzioni provinciali.

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Prossimi appuntamenti

  • 22 ottobre alle ore 20,30 a Pedavena (Sala Guarnieri)

Incontro-dibattito su “Autonomia per poter vivere in montagna”

  • 25 ottobre alle ore 14,00 a Roma

Manifestazione “Salva l’Italia” con Walter Veltroni

Le “capriole politiche” del Sindaco di Feltre sull’autonomia della Provincia di Belluno

Marcello Malcarne capogruppo del PD in consiglio comunale smaschera il gioco funambolesco di Vaccari sull’autonomia della Provincia di Belluno.

Edizione del 9/10

Marcello Malcarne capogruppo del Pd in consiglio comunale critica l’operato di Gianvittore Vaccari e spara a zero sul suo operato

«Sindaco, sull’autonomia solo un bluf»

L’esponente del centrosinistra accusa il primo cittadino di giocare diversamente su più fronti

Feltre

Per l’autonomia della provincia di Belluno dai rappresentati regionali e nzionali feltrini voci discordanti e senza un futuro.

Ad affermarlo è il capogruppo del PD in Consiglio comunal, Marcello Malacarne .

«A distanza di pochi mesi, il Consiglio Comunale di Feltre, su proposta del sindaco Vaccari, è stato chiamato, nuovamente, ad esprimersi sul tema quanto mai attuale della specificità e dell’autonomia della provincia di Belluno. La ragione di tale mossa è apparsa, per la verità, semplice. La Lega e il centro destra bellunesi – scrive Malacarne – sono in grande difficoltà da quando in Regione hanno affossato l’iter del riconoscimento dell’autonomia per la provincia di Belluno, appoggiando, di fatto, con il contributo dei loro consiglieri bellunesi Bottacin e Bond, l’eliminazione dell’ormai famoso articolo 16 Bis che avrebbe inserito tale status per la nostra Provincia nel futuro Statuto della Regione Veneto».

«Un voltafaccia clamoroso quello fatto dai due consiglieri bellunesi, i quali, in conferenza stampa, con una dichiarazione surreale, hanno affermato che le critiche mossegli da gran parte della comunità bellunese erano motivate dal fatto che avevano sorpassato a sinistra il centrosinistra, non rendendosi conto che le aspettative di un riconoscimento di specificità e autonomia sono ormai dell’intera Provincia, come peraltro rappresentato più volte dalle nostre forze sociali». «Ebbene, in queste condizioni di disagio, che dovrebbe essere, a nostro avviso di vergogna per il mancato rispetto delle aspettative della gente, il sindaco, nonché segretario provinciale della Lega Nord, nonché Senatore – contina l’esposnte del PD – ha pensato di recuperare credibilità politica presentando due ordini del giorno in Consiglio Comunale. Il primo di sostegno alla modifica del 16 Bis proposta dalla maggioranza di centrodestra che governa la Regione e nel quale è stata cancellata la specificità e l’autonomia per la Provincia di Belluno e dove si parla genericamente di specificità di tutta la montagna veneta, il secondo di appoggio a un disegno di legge, presentato al Senato italiano dallo stesso Vaccari, dove si chiede l’istituzione della Provincia autonoma di Belluno. Insomma, Vaccari fa il furbo e gioca con i ruoli che ricopre in Comune, in Provincia e in Parlamento. Lo stratagemma escogitato dal sindaco appare però o velleitario ed ingenuo, oppure un’esca grossolana per i bellunesi creduloni, in quanto egli è unico firmatario del disegno di legge per la Provincia di Belluno autonoma e prevede la modifica del Titolo V della Costituzione! Vaccari, da solo, vuole scardinare il sistema delle autonomie nazionali passando per la via più semplice: rimettere mano alla Costituzione!». «Come dire: cari bellunesi, a Venezia non vi mollo proprio nulla, perché, sapete, gli equilibri politici regionali sono più importanti delle vostre rivendicazioni, ma state tranquilli, per voi ho la soluzione che preparerò a Roma. Il bello, o meglio il brutto, è che dietro questa furbata si sono accodati il consigliere regionale, nonché Presidente del Consiglio Bond e la maggioranza consiliare di centrodestra».

E’ questo il federalismo che serve alla Provincia di Belluno ?

Giancarlo Galan ha recentemente accusato il Partito Democratico di Belluno di perseguire una politica antiquata, clientelare, assistenzialista perché difende il riconoscimento della “specificità” della Provincia di Belluno nello statuto della Regione Veneto.

Nel frattempo il governo interviene con un finanziamento a fondo perduto per sanare i conti del Comune di Catania.
(art. di Repubblica del 1 Ottobre 2008: “Il Cavaliere salva Catania con un regalo da 140 milioni“).

E’ questo il FEDERALISMO FISCALE che dovrebbe risolvere tutti i problemi della Provincia di Belluno?

Per capire a quale federalismo miri il governo vedere l’articolo di Tito Boeri e Massimo Bordignon del 14.09.2008 pubblicato su www.lavoce.info

FEDERALISMO AD PERSONAM

di Tito Boeri e Massimo Bordignon 14.09.2008

Le riforme istituzionali si dovrebbero fare avendo in mente il futuro del Paese. In Italia si fanno con in mente il futuro del governo, per tenere buoni tutti i partiti della coalizione. E’ il caso dell’articolo 20 della Bozza Calderoli sul federalismo fiscale. Una norma pensata per Raffele Lombardo e il suo MPA. Una norma che sfugge ad ogni razionalità  economica e giuridica. Vediamo perché.

Le riforme istituzionali si dovrebbero fare avendo in mente il futuro e l’interesse generale del Paese; non dovrebbero servire a far contento il compagno di partito o di coalizione. Con l’ultima versione della bozza Calderoli sul federalismo fiscale, approvata in prima lettura dal Consiglio dei Ministri di giovedì, invece si è addirittura inventato il federalismo ad personam.

………. (continua)

Articolo completo >>

Per Giancarlo Galan il patto firmato con la PROVINCIA di BELLUNO è carta straccia

Per l’Autonomia Speciale della Provincia di Belluno all’interno della Regione Veneto| vai al documento completo

Caro Dr. Galan, Lei non è Presidente di tutta la Regione Veneto

23/09/2008
Belluno
LETTERA APERTA DI G. TRENTO

Egregio Dottor Galan,

la chiamo così perché ritengo che lei non sia il Presidente anche dei bellunesi quando parla come ha fatto domenica a Cortina. Vorrei che lei immaginasse la sua famiglia con una figlia, con il nome ipotetico di Ludovica, che abita nel paese di Arina, comune di Lamon, piuttosto che a Tiser, comune di Gosaldo, o a Danta di Cadore per rendersi conto di quali sono i problemi che incontrerebbe la sua famiglia.

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Vede Dottor Galan perché non la chiamo Presidente della Regione Veneto, cioè di tutta la Regione Veneto, perché ai nostri bambini, alle nostre famiglie, ai nostri anziani lei non dà quello che dà a chi vive in pianura. Lei commette ogni giorno un atto di profonda ingiustizia e questo perché lei non conosce la montagna, quella vera, e le necessità di noi bellunesi. Le sue dichiarazioni sono un’offesa ai nostri sentimenti, al nostro vivere.

Il desiderio di autogoverno, e quindi di autonomia amministrativa, è esemplificato nella vita di questa famiglia. Noi sappiamo che se le decisioni le prendiamo noi bellunesi, allora siamo in grado di rendere giustizia a Ludovica, al papà e alla mamma che vivono in questi paesini di montagna.

Guido Trento
Consigliere regionale del PD

Dal sito del Partito Democratico Veneto | vai alla pagina

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La risposta “indecente” di Giancarlo Galan

Giancarlo Galan ha risposto a Guido Trento con una lettera pubblicata sul Gazzettino, edizione di Belluno del 24 settembre.

E’ inamissibile, per chi crede nella democrazia e nel rispetto del vivere civile, che un politico, e tantomeno un Presidente di Regione, si rivolga in questi termini a un Consigliere Regionale, che oltretutto rappresenta il 30% degli elettori veneti.

Ha ragione Guido Trento: Giancarlo Galan, che dovrebbe essere il Presidente di tutti i cittadini veneti, anche di quelli che non l’hanno votato, è indegno di rappresentare i cittadini bellunesi!

Vedere per credere!: Gazzettino del 24 settembre | vai all’articolo

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Lettere di cittadini bellunesi

Sono indignata: Galan offende tutti i bellunesi

ESPRIMO tutta la mia indignazione per la lettera pubblica del 24/09/08 del signor governatore Giancarlo Galan che offende tutti i bellunesi di qualsiasi schieramento politico. Abbiamo avuto una volta di più la riprova di quale sia il Galan-pensiero in merito alla volontà di riconoscere la diversità del territorio bellunese, nonostante nell’ultima campagna elettorale il governatore abbia firmato pubblicamente il suo impegno per l’autonomia bellunese.

Lo stile e il linguaggio del presidente regionale bastano da soli a qualificarlo, non serve connotarlo come becero e offensivo, perché ciascun cittadino bellunese informato ha avuto modo di qualificarlo secondo la sua sensibilità. Quanto alle calunniose offese rivolte all’indirizzo del consigliere Guido Trento, esse sono inefficaci, vanno rispedite al mittente, perché ciascun abitante di questa provincia, se non in malafede, sa bene cosa ha fatto e continua fare il consigliere regionale Guido Trento, pur in minoranza, per questi territori che hanno problemi di viabilità, di servizi essenziali, di risorse anche finanziarie: il presidente Galan ci ha dato dei ricchi, evidentemente non sa che ci sono dei comuni che per mancanza di soldi sono costretti a spegnere i lampioni.

L’amministrazione regionale, nonostante al suo interno vi siano rappresentanti bellunesi, non ha tenuto in considerazione le richieste provinciali, vedi i soldi dell’acqua che la regione non ha ancora dato alla nostra provincia. Da quando in qua i finanziamenti dovuti alle province sono favori concessi per graziosa decisione della sua amministrazione? Non sono atti che un amministratore serio e coerente, sensibile ai problemi del proprio territorio dovrebbe considerare prioritari e indispensabili? Mi domando allora come mai i finanziamenti dati ad altre province, quelle di pianura, ricche, come Treviso, Verona, Padova, Venezia ad esempio, siano di gran lunga più consistenti e quelli dati alla nostra provincia siano solo briciole.

Allora, seguendo il Galan pensiero, sono senz’altro frutto di clientelismi, personalismi e corporativismi ben più consistenti dei nostri visto che fruttano di più? Sono sicuramente scelte politico-amministrative che creano ingiustizia perché, mentre le province di pianura hanno aree metropolitane, di sviluppo economico-finanziario e industriale accanto ad altre aree di carattere montano e collinare, la nostra provincia è interamente montana e non ha aree metropolitane. La geomorfologia del nostro territorio richiede investimenti maggiori per garantire a ciascuno dei suoi abitanti parità di trattamento rispetto a quelli che abitano in città e in pianura: ad esempio si impiega minor tempo ad arrivare a Mestre che a Sappada.

L’esempio dal signor Galan definito una favoletta è invece, mi dispiace per lui, la realtà di molte persone che, nonostante i disagi e le maggiori spese, risiedono in montagna. I bellunesi vogliono l’autonomia della provincia di Belluno. Il federalismo di Vicenza, Venezia, Padova, Verona, Treviso non è la stessa cosa. Quindi non prendeteci in giro, cari amministratori regionali, non fate i sordi, i ciechi e non venite a raccontarci né a promettere cose che non mantenete, perché la gente di montagna è fatta di galantuomini che si spaccano la schiena, che emigrano perché qui non trovano lavoro, ma non amano le ingiustizie, e non dimenticano; sarete ripagati del vostro cattivo, ingiusto comportamento. I bellunesi sono abituati al rispetto della parola data.

Lettera firmata

Corriere delle Alpi — 25 settembre 2008   pagina 12   sezione: ATTUALITÀ

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Galan venga a vivere in Cadore, poi si ricrederà

LA RISPOSTA del governatore del Veneto Galan al consigliere Trento ci ha fatto capire di quale stoffa sia fatta questa persona. Quando a una lettera garbata, lucida e sensata si risponde con offese al limite della legge, vuol dire che chi scrive non ha più nulla da perdere.

Oggi infatti non possiamo dire che questo presidente è il più autorevole per governare il Veneto. Provi signor Galan a venire a vivere anche solo qualche mese con la sua famiglia nei nostri paesini del Cadore. Forse dopo sarà in grado di dare una risposta più sensata, più educata, più vera.

Lettera firmata

Corriere delle Alpi — 25 settembre 2008   pagina 12   sezione: ATTUALITÀ