Incontro-dibattito con Livia Turco e Rosanna Filippin

In preparazione delle Elezioni Primarie del 25 Ottobre

le mozioni dei candidati a Segretario Nazionale organizzeranno degli incontri, cui sono invitati tutti i cittadini, per rivolgersi al Paese ed illustare le proprie proposte per il PD e per l’Italia.

Il primo incontro, organizzato dal comitato per la “Mozione Bersani”, si terrà venerdì 9 ottobre alle ore 20,45 presso la Sala Ocri a Feltre con la partecipazione di Livia Turco, deputata e membro della Direzione Nazionale del PD, Rosanna Filippin, candidata alla segreteria regionale veneta e Lidia Maoret, coordinatrice della Commissione Provinciale per il Congresso.

Turco-Filippin

Secondi risultati ufficiali delle assemblee di circolo

24 Settembre 2009

Votanti 74.638, pari al 58,68% degli iscritti aventi diritto. Voti validi 74.113

Pier Luigi Bersani 41.187 voti pari al 55,57 %

Dario Franceschini 27.025 voti pari al 36,46%

Ignazio Marino 5.901 voti pari al 7,96%

I dati si riferiscono al 37% circa del totale nazionale dei congressi di circolo e hanno interessato 127.202 iscritti rispetto al totale nazionale di 824.125 iscritti al PD.

1^ Fase del Congresso PD: Assemblea di Circolo

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CIRCOLO DI FELTRE E SEREN DEL GRAPPA

Alle Iscritte e Agli Iscritti
Del Circolo di
FELTRE – SEREN DEL GRAPPA

OGGETTO: l^ Fase Congresso PD – Assemblea di Circolo.

Cara democratica/Caro democratico:

Il Congresso del nostro Partito entra nel vivo e i primi protagonisti sono i Circoli con le loro iscritte e i loro iscritti, donne e uomini del nostro territorio che con il loro contributo di idee e proposte parteciperanno al progetto del Partito Democratico.

In questo percorso il nostro Circolo terrà la propria assemblea per la discussione sulle rnozioni e per le votazioni il giorno:

SABATO 19 SETTEMBRE 2009

PRESSO LA SALA “OCRI”
(SOPRA LA FARMACIA ALL’OSPEDALE)

CON INZIO ALLE ORE 15.30 E CON IL SEGUENTE
SVOLGIMENTO
:

–      Inizio assemble, e insediamento presidenza
–      Illustrazione delle mozioni dei tre candidati alla Segreteria Nazionale (Bersani, Franceschini, Marino)
–      Avvio dibattito
–      Presentazione liste di circolo dei delegati delle tre mozioni alla convenzione provinciale
–      Votazione canditati Segreteria Nazionale ed elezione dei componenti alla convenzione provinciale
–      Conclusione dibattito e chiusura dei lavori;
–      Scrutinio.

Le votazioni inizjeranno alle ore 17.30 e avranno termine alle ore 21.00

In attesa di incontrarti e a disposizione per le informazioni che si rendessero utili, si saluta cordialmente.

LA COMMISSIONE                                         IL COORDINATORE DEL CIRCOLO
PROVINCIALE CONGRESSO                                          (Dolores Bortolas)
Cell. 335 6429813                                                       Cell. 348 4708560

CIRCOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO DIFELTRE SEREN DEL GRAPPA – Via Vecellio -32032 FELTRE (BL)
e- mail: pd.feltreseren@alice.it

Il primo congresso del Partito Democratico

UN PERCORSO DI DISCUSSIONE E CONFRONTO

sul futuro del PD e del Paese e per l’elezione del segretario Nazionale e Regionale del PD

Tra fine luglio e ottobre si svolgerà il percorso che, il 25 ottobre, porterà all’elezione del Segretario nazionale e dell’Assemblea nazionale del PD.

Si tratta di un importante appuntamento che, nella prima fase, avverrà con il coinvolgimento degli iscritti che potranno confrontarsi, dialogare e scegliere la proposta migliore per il futuro del PD e dell’Italia.

Saranno più di un migliaio i Bellunesi  – registrati nell’Anagrafe degli iscritti del PD entro la data del 21 luglio scorso – che avranno diritto di voto: nel mese di settembre in ogni circolo del PD si terrà la riunione degli iscritti, con la presentazione delle mozioni, il dibattito e il voto sui candidati. Ogni Circolo eleggerà i propri rappresentanti alla Convenzione provinciale che, a sua volta, eleggerà i delegati del PD della provincia di Belluno che parteciperanno alla Convenzione nazionale dell’11 ottobre.

Dalla Convenzione usciranno le candidature a Segretario nazionale che, domenica 25 ottobre, verranno sottoposte al voto dei cittadini iscritti  o che chiedono di essere registrati nell’Albo degli Elettori del PD.

Anche in questa occasione, come avvenne il 14 ottobre 2007, verranno allestiti dei seggi elettorali in tutti i 23  Circoli della provincia di Belluno.

Per qualsiasi informazione è possibile telefonare alla segreteria  provinciale del PD, tel. 0437/33710 o inviare una e-mail all’indirizzo segreteria@pdbelluno.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. // <![CDATA[// <![CDATA[
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Le intervite ai candidati della segreteria alla Festa Democratica

Alla seconda edizione della Festa Democratica ci sono state tre interviste ai tre candidati della segreteria del PD. Chi non lo avesse ancora fatto può leggerne una sintesi (e guardare i video) sul nostro sito:

Intervista a Dario Franceschini ( sintesi e video)

Intervista Pier Luigi Bersani ( sintesi e video)

Intervista Ignazio Marino ( sintesi e video)

Congresso Pd: documento unitario delle donne

“Le donne del Pd vogliono essere protagoniste e non gregarie del congresso del Partito Democratico. Per questo al Congresso verrà presentato il documento unitario di proposte delle donne del Pd e annunciato da Vittoria Franco al termine dell’assemblea nazionale delle donne che si è tenuta giovedì 23 luglio 2009. Il documento sarà alla base della Conferenza permanente delle donne prevista dallo Statuto.

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IL DOCUMENTO:
PER L’AUTONOMIA E LA DIGNITA’ DELLE DONNE NEL PD E NELLA SOCIETA’ ITALIANA

Il prossimo Congresso è l’occasione per rimettere a punto il progetto del PD, il progetto di un partito riformatore, capace di costruire un’alternativa alla destra.
Noi in questo progetto crediamo e vogliamo contribuire a costruirlo con un partito forte e autorevole. Vogliamo farlo portandovi l’esperienza, le storie, le competenze, la passione delle donne.
Dare valore alle donne significa dare più dignità alla politica e più forza al PD.
Vogliamo costruire la nostra forza a partire dalla forza delle donne nella società italiana, anche dando vita al luogo di elaborazione autonoma di cultura, di esperienza, di scambio, di formazione, prevista dal nostro Statuto: la conferenza delle donne, un luogo aperto alle associazioni e alle elettrici. L’approvazione del Regolamento nella Direzione nazionale costituisce il primo passaggio verso la sua costituzione.
La nostra forza consiste principalmente nella condivisione di valori che consideriamo irrinunciabili: autonomia, libertà, solidarietà, eguaglianza, democrazia paritaria, laicità, diritti, rispetto della dignità delle donne, merito.
La politica per noi è occuparsi dei problemi concreti delle donne e degli uomini; capacità di ascolto, di lettura dei cambiamenti sociali, strumento per creare una società più eguale e più giusta, impegno civile per realizzare più uguaglianza, più libertà, più solidarietà.
Consideriamo importante la novità che ha contrassegnato la nascita del PD: l’obbligo della presenza del 50% di donne nelle assemblee e negli organismi dirigenti ed esecutivi.
La breve esperienza del PD ci dice però che questo da solo non basta, che dobbiamo dotarci anche di altri strumenti per rendere effettivo quell’obiettivo. Il fatto che le donne elette al Parlamento europeo, a quello italiano e alle amministrative siano ancora troppo poche e poche quelle presenti nei vertici del Partito, ci impone di cambiare. Pensiamo innanzitutto all’ampliamento della sfera di autonomia e di potere di cui godiamo, con maggiori spazi nei luoghi della decisione e regole più rigorose per farle rispettare. Da qui in avanti sarà forte e chiaro il nostro no a un uso maschile del 50% che esclude interi pezzi della classe dirigente femminile e tiene conto più delle fedeltà che del merito.
Per parte nostra, ci assumiamo il compito di trovare risposte convincenti alla domanda: quali idee, quali contenuti, quali progetti le donne del PD esprimono per parlare alla società e alle donne italiane?
Quella conquista ci carica di responsabilità nella costruzione del Partito democratico, della sua cultura politica, del suo radicamento territoriale, della sua capacità progettuale, nell’elaborazione di contenuti, nella ricerca del consenso, nel far crescere la partecipazione delle donne alla politica.
Siamo fuori dalla storia del rivendicazionismo femminile; siamo diventate parte di una progettualità riformatrice alla quale intendiamo portare con sempre maggiore chiarezza il nostro contributo originale e autonomo. Questo deve essere chiaro a tutto il Partito che dovrà assumere abitudini di coerenza rispetto al principio della democrazia paritaria.
È una grande sfida che vogliamo raccogliere per dare corpo a una nuova cultura politica. Senza questi passaggi e richiami alla responsabilità di tutti, quel 50% rischia di svuotarsi, anche se le ragioni che hanno portato a quel risultato sono ben fondate e chiare.
Per riuscire a produrre responsabilità dobbiamo darci strumenti efficaci per costruire una nostra forza. E non si costruisce nessuna forza se non disponiamo di luoghi di elaborazione comune, di scambio, di strategie. Altrimenti, il rischio è che il peso politico delle donne diminuisca pur crescendo il loro numero nel partito e negli organismi dirigenti.
La nostra forza sta innanzitutto nella condivisione, nella relazione, nell’unità sugli obiettivi fondamentali.
La partecipazione delle donne, la valorizzazione delle loro competenze, devono sempre più costituire parte importante dell’identità del PD ed essere elemento imprescindibile della modernizzazione del Paese. Tutti gli osservatori rilevano che i Paesi con minore differenziale di genere sul mercato del lavoro, nelle carriere e nelle istituzioni sono quelli che hanno le migliori performances economiche e maggiori capacità competitive. Le donne sono più istruite, si laureano in maggior numero rispetto ai coetanei maschi, chiedono di essere valutate per le loro competenze e abilità. E dunque, per crescere, il paese ha bisogno delle donne e delle nuove capacità che esse esprimono, e le donne hanno bisogno di sviluppo e di più politiche pubbliche.
C’e’ un blocco che bisogna rimuovere. Siamo di fronte a un Paese tra i più diseguali in Europa, che non cresce, che è fanalino di coda per l’occupazione femminile, per la scarsità dei servizi pubblici, per la ridotta mobilità sociale e capacità di innovazione.
In questa condizione di arretratezza e disuguaglianza trova senso il valore generale della democrazia paritaria. Questione che diventa il cuore di un paese fermo e diseguale.
La democrazia paritaria ha un valore cruciale nella costruzione di un nuovo pensiero politico. Non parliamo più di quote, ma di un obiettivo più ambizioso: la partecipazione attiva delle donne alla costruzione delle istituzioni della democrazia e la condivisione dello spazio pubblico da parte dei due generi. Insomma, eguale responsabilità di donne e di uomini nel processo democratico e una nuova idea di convivenza nello spazio pubblico e in quello privato. La cooperazione fra donne e uomini vale infatti anche per lo spazio di cura.
Una politica che voglia investire su valori rinnovati non può non registrare tutto questo nell’elaborazione di una nuova cultura politica.
Non c’è modernizzazione del Paese, ma non c’è neanche partito nuovo, se le donne non sono protagoniste.
Da tempo non è più la debolezza femminile la chiave delle politiche di genere, ma il riconoscimento delle abilità e delle competenze di cui le donne individualmente dispongono e del fatto che si considerano queste abilità e competenze una ricchezza per tutta l’umanità, per il tessuto civile e culturale, per la famiglia come per l’economia. Noi vogliamo farci interpreti di questo rovesciamento di prospettiva e del riconoscimento della legittimità del desiderio di potere pubblico da parte delle donne.
Sappiamo che il nostro orizzonte oggi è sempre più quello europeo, che le istituzioni europee dispongono di strumenti efficaci per affermare i principi di parità e di eguale cittadinanza. Ma noi dobbiamo fare la nostra parte affinché le direttive europee vengano recepite nelle forme più giuste, a favore della non discriminazione delle donne. Ma purtroppo, tutti gli obiettivi di Lisbona che ci riguardano sono stati finora mancati.
Nei mesi scorsi abbiamo cominciato a elaborare le linee di un nuovo Welfare, più in grado di interpretare i nuovi bisogni delle donne e delle famiglie, per far fronte alla crisi economica che sta penalizzando soprattutto le donne, più precarie e più numerose nei lavori atipici. Abbiamo fatto proposte per le famiglie, per l’occupazione femminile, per la conciliazione e la condivisione, per la salute delle donne. Ma dobbiamo capire meglio cosa si muove nella realtà sociale e culturale italiana, europea e mondiale per essere all’altezza di una proposta di governo efficace e in sintonia con il sentire e le domande delle donne italiane. Anche questo vuol dire costruire una nuova cultura politica.
Libertà, responsabilità, uguaglianza e merito sono valori per noi preziosi.
Rifiutiamo con sdegno la concezione delle donne come oggetti d’uso, oggetti da utilizzare e scambiare, che ci riporta indietro di anni, a epoche nelle quali la donna era soprattutto corpo da esibire o da possedere, un soggetto da tenere sotto controllo. Se, poi, questa pratica è promossa da alte figure istituzionali, diventa un modello da imitare per fare carriera e guadagnare facilmente un posto di visibilità e di successo. L’immagine della donna che propone la destra non fa che rafforzare gli stereotipi legati al ruolo e al corpo femminile. E preoccupa ancora di più che ciò avvenga nell’indifferenza di gran parte dell’opinione pubblica.
Ci impegniamo affinché tutte le forze politiche assumano il rispetto delle donne e la valorizzazione delle capacità femminili come principi fondanti delle politica.
Le donne che con fatica e tenacia lavorano e si impegnano in famiglia e al lavoro, nella società e nelle istituzioni, quelle che studiano e che vogliono essere valutate in base al merito, si sentono umiliate dalla concezione che questa destra esprime.
La laicità dello Stato è un altro dei valori per noi irrinunciabili. Libertà e responsabilità sono i due termini per costruire uno Stato laico. Proprio un modus vivendi fondato sulla laicità garantisce a tutti, ma in modo particolare alle donne, diritti e libertà. Laicità è innanzitutto autonomia della politica, pluralismo delle concezioni religiose e morali, garanzia di libertà e diritti nella convivenza democratica. Negli ultimi mesi ci siamo trovati a discutere faticosamente di temi eticamente sensibili, come il testamento biologico. La discussione ha dimostrato che ci sono aree problematiche, ma ha dimostrato anche che punti veri di mediazione sono possibili attraverso un confronto franco, sereno, costruttivo. La piena laicità, nel rispetto di tutte le posizioni etiche e religiose, presenti anche nel nostro Partito, è la vera sfida del PD. Una pratica che, insieme col PD, fa crescere anche la civiltà politica del nostro Paese.
Quando parliamo di libertà, dobbiamo parlare anche di lotta alla violenza sulle donne. Un tema su cui siamo da sempre impegnate. In qualche periodo la frequenza di omicidi e di violenza è tale da far pensare a un vero e proprio desiderio degli uomini di continuare ad affermare la propria superiorità con la prevaricazione, punendo la donna che non sta al suo posto, distruggendone la personalità con la violenza fisica e psicologica. Vogliamo riprendere, dopo l’appello contro la violenza sulle donne, firmato da diverse migliaia di cittadine e cittadini, una campagna di sensibilizzazione culturale nel nome del rispetto del corpo, della libertà e della dignità della donna, con il coinvolgimento anche degli uomini. Solo insieme – donne e uomini rispettosi della libertà femminile – potremo pensare di riuscire a sconfiggere la violenza sulle donne che sempre più ci appare una barbarie da superare e cancellare.
Noi ci ispiriamo alla Piattaforma di Pechino: “La violenza contro le donne è un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza, sviluppo e pace. La violenza contro le donne viola, indebolisce o vanifica il godimento da parte delle donne dei loro diritti umani e delle loro libertà fondamentali”. E consideriamo vincolante la Dichiarazione dell’ONU, approvata a Vienna nel 1993: “I diritti umani delle donne e delle bambine sono inalienabili e parte integrale e indivisibile dei diritti umani universali. La violenza di genere e tutte le forme di molestie e di sfruttamento sessuale, incluse quelle che risultino dal pregiudizio culturale e dal traffico internazionale, sono incompatibili con la dignità e il valore della persona umana, e perciò devono essere eliminate”.
Il nostro pensiero va a tutte le donne che nel mondo sono vittime della violenza, della discriminazione religiosa e politica: alle giovani donne iraniane uccise durante le manifestazioni per rivendicare democrazia e diritti, al premio Nobel per la pace Shirin Ebadi che si batte con grande coraggio per la democrazia nel suo Paese, ad Aung San Suu Kyj in Birmania, ancora detenuta. A tutte loro la nostra attiva solidarietà.

Questa è la base di un patto comune di autonomia e di unità: ci impegniamo a continuare a tessere un filo forte che ci tenga unite nel pluralismo anche durante e dopo il Congresso, per ritrovarci insieme e conquistare nuovi traguardi dentro il Partito e nella società.

FRANCO VITTORIA, FINOCCHIARO ANNA, MARINA SERENI, BINDI ROSY, ABBA’ ROSANNA, ADAMO MARILENA, AGOSTINI ROBERTA, AMATI SILVANA, AMICI SESA, ANTEZZA MARIA, ARMATO TERESA, EMANUELA BAIO, BASSOLI FIORENZA, BASTICO MARIANGELA, BELLANOVA TERESA, BERTUZZI MARIA TERESA, BIONDELLI FRANCA, BLAZINA TAMARA, BRESSO MERCEDES, BRUSCOLOTTI MARIA PIA, BULGARI MAITE, CANTARO ANTONELLA, CAPANO CINZIA, CENNI SUSANNA, CENTILLO LUCIA, CIPRIANI FRANCA, CODURELLI LUCIA, CONCIA PAOLA, COSCIA MARIA, DE BIASI EMILIA, GRAZIA, DONAGGIO FRANCA, FONTANA CINZIA MARIA, FRONER LAURA, GARAVAGLIA MARIA PIA, GARAVINI LAURA, GHEDINI RITA, MANUELA GHIZZONI, GRANAIOLA MANUELA, IERDI SIMONA, INCOSTANTE MARIA FORTUNA, LANNI LARA, LANZILLOTTA LINDA, LORENZETTI MARIA RITA, MAGISTRELLI MARINA, MAGNOLFI BEATRICE, MARIANI RAFFAELLA, LUCIDI MARCELLA, MARINARO FRANCESCA, MATTESINI DONATELLA, MIOTTO MARGHERITA, MONGIELLO COLOMBA, MOTTA CARMEN, MURER DELIA, NEGRI MAGDA, PASSUELLO GRAZIELLA, PENNACCHI LAURA, PES CATERINA, PINA PICIERNO, PIGNEDOLI LEANA, POLLASTRINI BARBARA, ELISABETTA RAMPI, ROSSA SABINA, ROSSOMANDO ANNA, SAMPERI MARILENA, SBROLLINI DANIELA, SCHIRRU AMALIA, SERAFINI, ANNA, SERVODIO GIUSEPPINA, SIMONINI MARTINA, SIRAGUSA ALESSANDRA, SOLIANI ALBERTINA, TURCO LIVIA, VELO SILVIA, ZAMPA SANDRA.

Incontro con Piero Fassino

Fassino

Proseguono gli incontri per approfondire insieme le tematiche congressuali cui sono invitati tutti gli iscritti ed elettori.

Il comitato per la “Mozione Franceschini” ha promosso un incontro per sabato 5 settembre alle ore 18.00 presso il Ristorante Pizzeria San Fermo di Feltre (Villaga) con la partecipazione dell’On. Piero Fassino.

Vi attendiamo numerosi.

Allegato

Mozione Franceschini