Incontro con Piero Fassino

Fassino

Proseguono gli incontri per approfondire insieme le tematiche congressuali cui sono invitati tutti gli iscritti ed elettori.

Il comitato per la “Mozione Franceschini” ha promosso un incontro per sabato 5 settembre alle ore 18.00 presso il Ristorante Pizzeria San Fermo di Feltre (Villaga) con la partecipazione dell’On. Piero Fassino.

Vi attendiamo numerosi.

Allegato

Mozione Franceschini

Il Partito Democratico? Sia veneto per davvero

Da partitodemocraticoveneto.org

Il Partito Democratico? Sia veneto per davvero

rosamma_filippin Rosanna Filippin

In queste settimane d’agosto si è molto discusso sulla stampa delle alleanze in vista delle prossime elezioni regionali. Apparentemente, il Veneto è tornato ad essere un laboratorio politico di importanza nazionale. In realtà qualcosa non torna. Perché a tirare i fili di questa discussione non sono gli esponenti del territorio, ma quelli della politica nazionale. Piero Fassino ha aperto alla possibilità di un’intesa tra Pd e Pdl, mentre i ministri di Lega e Popolo della Libertà continuano a ripetere che il futuro candidato alla presidenza della Regione sarà deciso nel privato di una cena ad Arcore tra Bossi e Berlusconi.

Io credo che i veneti non possano essere solo pedine di un gioco deciso altrove. Noi veneti siamo gente concreta: i fatti contano, le ciàcole no. Siamo gente diretta: ci piace parlare chiaro, diffidiamo di chi fa discorsi fumosi. Siamo gente che ama lavorare, che costruisce ricchezza vera, non di carta. Ci interessa il futuro dei nostri posti di lavoro, delle nostre aziende e delle nostre partite iva. Ci appassionano assai meno le dispute contrapposte sul dialetto e sul Risorgimento. Siamo gente che sa fare da sé. L’autonomia è la nostra storia: vogliamo che sia rispettata, non ci piace che qualcuno decida per noi.

Il Veneto è una grande regione d’Europa. È un polmone di sviluppo e di modernità per tutto il paese. Le sue imprese sono un modello di efficienza. I suoi cittadini sono un esempio di impegno nel campo della solidarietà e del volontariato. E molte altre sono le qualità positive della nostra terra e della nostra gente.

Il Veneto merita un governo diverso da quello che ha avuto in questi 15 anni. Merita un governo migliore, che ad esempio non paralizzi per anni la riforma delle istituzioni regionali. O che sappia difendere a Roma le ragioni dei suoi Comuni, penalizzati da un federalismo fiscale rinviato alle calende greche. Ma nessuna alternativa è possibile, se il Partito Democratico non impara qualcosa dalla terra che vuole rappresentare. Vogliamo che nel Veneto ci sia più Pd? Forse occorre che il Pd per primo sia più veneto. Veneto per davvero.

E allora, se vogliamo che alle parole seguano i fatti, alcune scelte non possono più essere rinviate. Occorre che le candidature siano decise nel territorio, non a Roma. Basta con i soliti noti catapultati dalla capitale. Occorre che i partiti regionali abbiano i mezzi per essere autonomi. Quindi una quota del finanziamento pubblico ai partiti deve restare sul territorio, là dove voti e consensi vengono conquistati. Occorre che i territori siano protagonisti nel partito nazionale. In questi anni, quando ovunque il Pd ha vacillato e perso terreno, ci sono stati Sindaci veneti che hanno saputo essere un baluardo contro il vento del forzaleghismo. Il Pd vuole tornare a parlare al Nord? E allora faccia tesoro di queste esperienze. Dia un ruolo vero ai suoi amministratori, anziché esibirli come belle statuine in qualche organismo di vertice inventato per l’occasione, com’è accaduto troppe volte, anche nel passato recente.

Piero Fassino dice che le alleanze non devono essere uguali da Bolzano ad Agrigento. Lo ringrazio, noi in Veneto lo pensiamo da tempo. Ma allora credo sia giusto che del Veneto e delle sue prospettive siano i veneti ad occuparsi.