Partito Democratico, Cittadini, Autonomia

Sul provvedimento della Cassazione a proposito del Referendum provinciale di Belluno

di Lidia Maoret Segretario  del Partito Democratico di Belluno

In questi giorni dopo l’ordinanza della Corte di Cassazione che non ha ammesso il referendum provinciale di Belluno, da Segretario di un Partito che ha sostenuto convintamente il referendum ho ritenuto di dover ascoltare cosa avesse da dire la gente sul tema, nei posti che i cittadini del nostro territorio frequentano normalmente: dal posto di lavoro, al supermercato, al bar, fuori dalla porta della chiesa, al mercato, alla fila alla posta, alla banca e avanti così; ne sono emersi sostanzialmente due elementi comuni prevalenti che sono, da un lato la delusione per non potersi nemmeno esprimere democraticamente diversamente da altri cittadini e dall’altro molto forti la voglia e il desiderio di “non mettersela via”; i bellunesi su questo insistono; la loro firma per indire il referendum non è stata tanto per provare, ma era e resta piena di convinzione che la strada dell’Autonomia sia quella giusta, quella che può garantire giustizia sociale, sviluppo e pari opportunità alla nostra provincia, tutto il resto federalismo in testa, non spostano una virgola della condizione dei cittadini bellunesi. Per cui come Partito Democratico di Belluno su questo insisteremo con la nostra azione politica, con la gente bellunese, su un tema che ribalta i teoremi politici che hanno fatto il loro tempo, vogliamo infatti che si elaborino sul territorio in responsabile autonomia i progetti politici di questa portata e che poi siano confrontati con gli altri livelli, questo è essere radicati sul territorio e tenere insieme l’Italia, perché è necessario trovare insieme risposte diverse a esigenze diverse rispettando gli equilibri, le risposte omogeneizzate, distribuite dall’alto, dividono il nostro Paese e non ci fanno avanzare di un solo passo, perché per competere nel mondo globalizzato c’è bisogno anche di appartenenza e di identità, che non devono essere né localismo, né paura perché questi alimentano solo il potere fine a se stesso. La posizione della Lega quando indica Roma come freno sul percorso dell’autonomia mi sembra a dir poco ridicola, prima di tutto perché qualcuno dovrebbe spiegar loro con pazienza che sono al governo, poi perché ho visto parlamentari leghisti votare, sostenere, accettare, difendere provvedimenti che nulla hanno a che spartire con l’interesse dei territori, anzi alcuni dei loro provvedimenti stanno veramente soffocando le autonomie locali e impediscono loro di dare risposte ai cittadini; così come ho visto parlamentari del nostro territorio impiegare proficuamente le proprie capacità e competenze a difendere l’indifendibile e simile devozione purtroppo non l’ho mai potuta riscontrare nei confronti dei cittadini che dovrebbero rappresentare. Infine ritengo contradditorio appellarsi alle gerarchie romane di altri schieramenti, quando sappiamo bene come la pensino i vertici della Lega sulla questione Autonomia della Provincia di Belluno, affermazioni del tipo: “mai l’autonomia a Belluno, la risposta è il federalismo fiscale” e via di questo passo sono direttamente made in Bossi & C. ed è proprio su questo richiamo che la Lega si è divisa nel voto in Consiglio Provinciale sul referendum. Come Partito Democratico non abbiamo problemi a raccogliere la sfida del presidente Bottacin, le affermazioni: “i veri autonomisti siamo noi” (Folgaria, gennaio 2010); “siamo un partito di patrioti, autonomisti e riformatori” (Milano, marzo 2011) sono del nostro Segretario Nazionale Pierluigi Bersani, al quale ho avuto modo di illustrare anche un mese fa con un intervento nell’incontro con tutti i segretari provinciali del PD, la nostra posizione di totale e convinto appoggio al Referendum e il progetto politico per il nostro territorio che parla di autonomia e di montagna abitata. La proposta del Presidente della Provincia riportata unicamente sulla stampa, l’ho comunque girata al Segretario Nazionale e ho motivo di pensare ad un esito positivo, ma da cittadina e da segretario di partito mi suona stonato che la Lega che sostiene “di essere l’unico partito indipendente qui e nella capitale”, rilasci delega piena e incondizionata ad affrontare qualsiasi materia in maniera centralistica senza volersi assumere la responsabilità di una proposta politica che parta dal territorio.

Il comunicato in formato pdf

 

Proposta di candidatura di Lidia Maoret alla segreteria provinciale di Belluno

Maoret-Lidia

Il Circolo Pd di Feltre – Seren del Grappa, riunitosi in data 9 novembre, propone la candidatura di Lidia Maoret alla segreteria provinciale di Belluno.

Invita i circoli e le persone che si riconoscono nello spirito e nei contenuti del presente documento a aderire alla proposta del Circolo di Feltre – Seren del Grappa e a sottoscrivere il testo.

Un segretario di partito non deve avere superlative qualità massmediatiche o eccezionali doti pubbliche: deve semplicemente essere capace di ascolto, avere intelligenza politica (da intus legere: vale a dire, capacità di vedere dentro le cose e capire persone e situazioni), credere fermamente nell’impegno politico come servizio; deve  aver dato prova di onestà intellettuale, di coerenza, di trasparenza circa i propri ideali e le scelte conseguenti. Deve essere disponibile e sentirsi al servizio del bene pubblico, oltre che condividere gli ideali del partito: fedeltà alla Costituzione Repubblicana, difesa dei più deboli, del lavoro e dei lavoratori, della scuola, del pubblico; solidarietà sociale, dirittura morale, trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

Lidia Maoret in questi anni ha dato prova di impegno, di disinteresse, di forti idealità e di alta professionalità nel campo della Pubblica Amministrazione-

Il Circolo di Feltre – Seren del Grappa nel proporre la sua candidatura la impegna:

  1. a far superare nel partito le logiche correntizie e a rappresentare tutti quelli che credono nel nuovo PD;
  2. ad assicurare a tutti i territori della provincia ascolto e rappresentanza;
  3. ad allargare, in ogni occasione di vita del partito, l’esercizio della democrazia; in particolare, a far esercitare il diritto-dovere di voto con lo strumento delle elezioni primarie (proprio del nostro partito) a iscritti e simpatizzanti nella scelta dei candidati a tutti i livelli (locale, regionale, nazionale);
  4. a farsi garante del diritto di parola e di rappresentanza delle tante culture che ci sono nel nuovo Partito Democratico;
  5. a cercare con tutti gli organi del partito, a tutti i livelli: locale, regionale, nazionale, la massima collaborazione;
  6. ad assicurare i più ampi spazi di parola, di impegno e di rappresentanza ai giovani e a tutte le persone di buona volontà che abbiano a cuore il bene del Paese e la vitalità del partito;
  7. a valorizzare le persone, le intelligenze, il merito.

Sul piano politico la impegna a farsi garante di scelte che assicurino alla Provincia

  1. larghi spazi di autonomia e di rappresentatività;
  2. forme di autogoverno sul modello trentino;
  3. collaborazione con le province vicine che già abbiano sperimentato con successo politiche della montagna;
  4. controllo democratico sugli enti e le società che gestiscono pubblici servizi (acqua, rifiuti, trasporti);
  5. difesa dei servizi essenziali (scuola, commercio, sanità, servizi postali) ancora presenti nelle località più disagiate.

La impegna inoltre sul piano delle amministrazioni locali

  1. a riportare democrazia e forme di partecipazione più viva nei consigli comunali della provincia, ridotti in troppi casi a semplici organismi di ratifica delle scelte delle varie  maggioranze;
  2. a mettere argini a pratiche di esternalizzazione di pubblici servizi nelle pubbliche amministrazioni;
  3. a dar vita a politiche di difesa del territorio, delle tradizioni e delle culture locali;
  4. a difendere dagli interessi privati l’acqua, il bene più prezioso della provincia, patrimonio di tutti i cittadini;
  5. a contrastare la cementificazione dilagante;
  6. a favorire lo sviluppo di una viabilità sostenibile e rispettosa delle esigenze del territorio e della sua gente.

Si impegna a sostenere Lidia Maoret con la forza dei propri iscritti e simpatizzanti, consapevole di aver ricevuto dai tanti elettori delle primarie un forte invito a cambiare il paese, la provincia e le tante realtà locali.

Nello stesso tempo invita i circoli che si riconoscono in questo quadro ideale e di impegno ad appoggiare la candidatura di Lidia Maoret.

Il presente documento è aperto a rettifiche e integrazioni da parte dei circoli e delle persone che intendono sottoscriverlo.

Il presente documento sarà illustrato e discusso in un incontro aperto a tutti i circoli della Provincia che si terrà lunedì 16 novembre a Belluno presso la sede provinciale del PD Via del Plebiscito, 2 alle ore 20.30.

Cordiali saluti

Per il Circolo di Feltre – Seren del Grappa
La coordinatrice Dolores Bortolas

Incontro-dibattito con Livia Turco e Rosanna Filippin

In preparazione delle Elezioni Primarie del 25 Ottobre

le mozioni dei candidati a Segretario Nazionale organizzeranno degli incontri, cui sono invitati tutti i cittadini, per rivolgersi al Paese ed illustare le proprie proposte per il PD e per l’Italia.

Il primo incontro, organizzato dal comitato per la “Mozione Bersani”, si terrà venerdì 9 ottobre alle ore 20,45 presso la Sala Ocri a Feltre con la partecipazione di Livia Turco, deputata e membro della Direzione Nazionale del PD, Rosanna Filippin, candidata alla segreteria regionale veneta e Lidia Maoret, coordinatrice della Commissione Provinciale per il Congresso.

Turco-Filippin

Il Circolo Feltre – Seren del Grappa ringrazia gli elettori

Ringraziamento elettori

Io voto una donna PD

Per le ELEZIONI EUROPEE

Voto una donna - Laura Puppato

Voto una donna - Debora Serracchiani

Per le ELEZIONI PROVINCIALI

Voto una donna - Lidia Maoret

Lavoro e diritto al tempo della crisi

Le nuove frontiere del lavoro tra locale e globale

LAVORO E DIRITTO AL TEMPO DELLA CRISI 4

SERGIO REOLON incontra i cittadini delle frazioni di FELTRE con LIDIA MAORET

Incontro Maoret Reolon Arson